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Le pagelle di Roma-Verona 1-0: Mile ci mette la faccia

Tre punti e a capo. Seppure poco brillante, la Roma trova un’altra vittoria: dove non arriva la difesa, c'è Mile. Gasp, il triplo impegno si fa sentire, ma il risultato arriva

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
29 Settembre 2025 - 06:00

Tre punti e a capo. Seppure poco brillante, la Roma trova un’altra vittoria, la quarta in 5 turni di campionato, proponendo la propria candidatura per i vertici. Missione compiuta al termine della prima settimana davvero intensa per dispendio di energie psico-fisiche, ma felice.

IL MIGLIORE - 7 SVILAR. Dove non arriva la difesa, c’è Mile. Nella giornata un po’ così dei suoi protettori abituali, è lui a salire sugli scudi e mantenere la porta inviolata per la quarta volta. Al quarto d’ora ci mette letteralmente la faccia su Orban, salvando il vantaggio. A metà ripresa la replica è voluta: quasi miracoloso in uscita. Lunga vita.

L'ALLENATORE - 6,5 GASPERINI. Dopo aver rilanciato Pelle, tenta il bis con Dovbyk e i fatti gli danno ragione. Il triplo impegno settimanale si fa sentire, ma il risultato arriva. E la classifica sorride.

6,5 CELIK. Confermato titolare dopo le ottime prove dell’ultima settimana, impiega pochissimo a dare ragione a Gasp con l’assist del vantaggio. Fra i tre più arretrati si segnala come il più attento, poi sale a tutta fascia senza timidezza e subisce le angherie dell’ex non troppo amichevole Nelsson. Ma stringe i denti e resiste. Stoico.

6 MANCINI. Pronti via, subisce un colpo che lascia segni sul volto e strascichi in campo: non è il solito guardiano dell’area e concede qualche falla di troppo. Ma anche grazie a San Mile da Anversa, senza lasciare conseguenze irreparabili.

6 NDICKA. Puntuale soprattutto negli anticipi in avvio, col passare dei minuti appare meno sicuro. Cede ai crampi e per una volta (la quarta in 91 presenze da romanista) deve lasciare il campo anzitempo. Ora sappiamo che è umano anche lui.

6 WESLEY. Torna dall’inizio e ci mette tanta buona volontà, ma nell’ora in cui resta in campo spesso (e malvolentieri) è preda della confusione. Le urla di Gasp nel primo tempo serviranno a ritrovare la versione migliore.

6,5 CRISTANTE. Il baricentro alto lo porta in più occasioni a rincorrere per primo all’indietro, dando una mano non indifferente ai centrali.  Si fa sentire come sempre quando il pallone va in quota e ancora una volta scarica il contachilometri nella penombra, da consumato leader silenzioso.

6,5 KONÉ. Moto perpetuo lì nel mezzo, non sempre impeccabile ma senza soste. Più che cercarlo, trova l’assist del raddoppio.

6 ANGELIÑO. Alterna buone chiusure a qualche imprecisione. Sembra non aver approfittato del riposo francese per rimpinguare il serbatoio vicino alla riserva.

6,5 SOULÉ. A lungo in ombra, ha però il merito di farsi trovare dove serve per chiudere il match. Subito dopo il primo gol in casa deve però alzare bandiera bianca per i crampi. Appena in tempo.

6,5 PELLEGRINI. Ritrova una maglia dal 1’, questa volta sistemandosi largo a sinistra. Le recenti prestazioni gli hanno restituito fiducia e i veronesi faticano a stargli dietro: Akpa-Akpro viene graziato, Nuñez è costretto al giallo. E anche in fase difensiva Lorenzo c’è. Bentornato.

6,5 DOVBYK. La cura-Gasp ha effetti anche su di lui: 7’ per sbloccarsi, con uno stacco da centravanti vero; un’ora circa per confermare che basta un gol per ritrovare fiducia. Prematuro sapere se cambierà piega alla stagione, ma intanto prendi, Artem (e metti da parte).

6 HERMOSO. Mezz’ora divisa fra i due braccetti, sempre con testa giusta.

6 TSIMIKAS. Tiene la corsia mancina nell’ultima parte fra alti e bassi.

6,5 FERGUSON. Subentra con buon piglio, forse stimolato dalla rete che ha sbloccato il collega-rivale di ruolo. E alla fine partecipa anche all’azione del raddoppio.

6 ZIOLKOWSKI. Debutto assoluto in maglia romanista sul centrodestra, cercando anche gloria in avanti.

6 EL SHAARAWY. Rileva Soulé nel finale di partita, facendo in tempo a crearsi un’occasione.

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