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Le pagelle di Roma-Milan: turco compressore

Celik limita gli spauracchi sulla sua corsia e offre a Tammy l’assist del gol illusorio. Bove entra ringhiando e tiene alti i ritmi, Matic detta ancora legge. Ibañez e Rui: ancora incertezze

Zeki Celik durante Roma-Milan

Zeki Celik durante Roma-Milan (GETTY IMAGES)

30 Aprile 2023 - 07:00

Beffa da morire. La sfida col Milan finisce col sale della coda dopo 90 minuti bloccati o quasi. Ma il gol di Abraham dal sapore di Champions viene vanificato dal pari in extremis. E ancora di più pesano i due infortuni. Gli ennesimi.

IL MIGLIORE 7 CELIK Sul suo versante si muove la catena rossonera che preoccupa di più, ma gli spauracchi della vigilia si vedono poco e girano al largo anche per la sua puntualità. Non pago, riparte bene fino a servire l’assist che illude nel finale. E sul campo risalta il gran turco.

IL MISTER 6,5 MOURINHO Fa fronte alle tante assenze mantenendo la linea a tre dietro, ma varando la doppia punta avanti. Soffoca gli avversari e legge l’emergenza come pochi.

5,5 RUI PATRICIO Al di là di qualche uscita in presa sui calci da fermo è sollecitato ben poco. Ma non pare prontissimo nell’unico tiro subito nello specchio, al 97’. E sono dolori.

6,5 MANCINI Theo lo punta, lui lo ferma con le buone e più spesso con le cattive. Poi non gliele manda a dire, confinando le tracce di uno degli avversari più temuti alla discutibilissima scelta cromatica della chioma.

S.V. KUMBULLA Senza Smalling e Llorente gli tocca occuparsi del cuore del reparto. Le palpitazioni sono però tutte per lui, quando uno scontro aereo con Giroud lo manda ko già in avvio.

5,5 IBAÑEZ  Reduce da una prestazione poco felice e privo del principale riferimento di reparto, cancella Brahim Diaz. Ma soffre Saelemaekers, che prima lo fa ammonire e poi lo manda fuori tempo, costringendo al giallo anche Cristante.

6,5 CRISTANTE L’uscita anticipata di Kumbulla lo dirotta al centro della difesa e nel primo tempo l’innato senso della posizione lo rende decisivo nella protezione della porta in più di una circostanza. L’abnegazione è il suo mestiere.

6,5 MATIC Consueto piglio da condottiero: gli avversari gli rimbalzano addosso, i compagni lo vedono come uno scoglio cui aggrapparsi se le onde si alzano. Rimedia un giallo che vuol dire squalifica, ma non fa una piega e riprende a dettare legge.

6,5 PELLEGRINI Nelle ultime settimane ha ripreso a segnare su azione e anche stavolta è il primo a provarci: ma il tiro a giro iniziale non inquadra lo specchio e sul secondo tentativo ravvicinato impatta Tammy in traiettoria. Però resta sempre nel vivo del gioco e non lesina mai aiuti ai suoi in fase difensiva.

5,5 SPINAZZOLA Le iniziative potenzialmente più pericolose nascono quasi sempre quando lui innesta il turbo, ma non mantiene la necessaria lucidità per concluderle. E la distrazione finale su Saelemaekers costa cara.

5,5 BELOTTI Nella formazione a due punte le sportellate toccano a lui: non si sottrae, ma evapora nei pressi della porta di Maignan. Più evidente dalle parti di Rui, dove si fa male in uno dei tanti ripiegamenti.

6,5 ABRAHAM Per 94 minuti fa registrare più errori che giocate da tramandare ai posteri, pur spinto da tanta buona volontà. Il lampo nel recupero sotto la Sud capovolge tutto e rischia di “riscattarne” l’intera stagione. Ma stavolta è la sorte a girarsi.

7 BOVE Entra a freddo e subito sgomita, lotta e ringhia ovunque senza risparmiarsi, fino al ko da cambio.

6 EL SHAARAWY Vivace ma non sempre preciso.

S.V. CAMARA Si nota per un tiraccio nel finale.

S.V. SOLBAKKEN Dentro dopo i fuochi d’artificio.

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