Roma Femminile

Roma Femminile, rivoluzione e ripartenza

Quello che sta per chiudersi è stato l’anno della fine di un ciclo vincente, tanti cambi importanti e la nascita di una nuova Roma. Il 2026 comincia dalla Supercoppa, come 12 mesi fa

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
29 Dicembre 2025 - 08:30

Il 2026 della Roma Femminile si aprirà con la sfida valida per la Supercoppa Italiana contro la Juventus. La stessa competizione con cui ha dato il “la” all’anno precedente, cominciato con un illusorio trionfo alle soglie della fine di un ciclo, una rivoluzione e una nuova partenza. 

Il 6 gennaio 2025 le giallorosse allora guidate da Spugna hanno battuto la Fiorentina al rientro dopo la prima parte di una stagione in cui c’era già stato qualche passo falso in più del solito (soprattutto in Champions e a inizio campionato). Dopo quel trofeo, il rendimento delle giallorosse in Serie A è andato incontro a una progressiva mancanza di continuità, accompagnato da un significativo “scollamento” a livello di compattezza di squadra e una serie di infortuni importanti. La Roma che nelle due stagioni precedenti aveva vinto lo Scudetto ad aprile, si è ritrovata a guadagnarsi l’accesso ai preliminari di Champions (terzo posto) soltanto vincendo di misura a Firenze all’ultima giornata della Poule Scudetto 2024-25. Era il 10 maggio e le avvisaglie che qualcosa si era rotto e tanto stava per cambiare erano diventati dei veri segnali, le cronache ventilavano di diversi addii pesanti sul mercato e di un imminente cambio in panchina. Dalla Supercoppa di belle speranze di gennaio, si era passati al 17 maggio, giorno della finale di Coppa Italia a Como contro la Juve con la consapevolezza di essere sulla soglia di un ridimensionamento dopo la chiusura di uno straordinario ciclo vincente. Al Sinigaglia è andata come peggio non poteva: 4-0 per le bianconere dopo 34’, un ko al limite dell’umiliazione per una Roma mai scesa davvero in campo, nonostante dovesse essere l’ultima partita in giallorosso di diverse giocatrici e dell’allenatore stesso. Poi è iniziata la rivoluzione.

Sul campo a Como la squadra ha salutato Minami, già promessa al Brighton che ne aveva pagato la corposa clausola rescissoria, poi col passare dei mesi gli addii sono continuati: Linari, Giacinti, Ceasar, Glionna, Troelsgaard, Cissoko, Kresche e persino il tecnico Spugna. Dopo di loro ha salutato anche il ds Migliorati (sostituito da Simone Canovi), non prima di aver passato i mesi estivi a ridisegnare l’organico della squadra, inevitabilmente ridimensionata ma proiettata verso un futuro che potesse essere luminoso il prima possibile. Sfruttando dei parametri zero e reinvestendo in parte quanto incassato dalle cessioni Migliorati ha portato a Roma Heatley, Veje, Baldi, Bergamaschi, van Diemen, Rieke e Babajide, oltre a rinnovare il prestito di Dragoni e respingere le avances di un club saudita che ha provato a prendere Giugliano. Per la panchina è arrivato Rossettini dopo due anni sulla panchina della Primavera maschile del Padova e relativamente fresco di ritiro dal calcio giocato. Contestualmente il campionato è tornato a girone unico e la Figc ha istituito la “Serie A Women’s Cup” per mantenere un numero di partite in calendario simile all’annata precedente: in quel trofeo a fine agosto ha debuttato la nuova Roma, sfruttandolo per rodarsi e  conoscersi, oltre a raggiungere la finale persa anche in questo caso contro la Juve. Allo stesso tempo tra fine agosto e il 18 settembre 2025 Rossettini ha guidato il gruppo verso la qualificazione alla fase campionato di Champions League: nel primo turno dei preliminari le romaniste hanno battuto Aktobe e Sparta Praga e poi hanno superato lo Sporting Club di Lisbona ribaltando in Portogallo un iniziale ko al Tre Fontane. 

Da quel punto è stato un cammino a due facce, una più pronta e prestante sul territorio italiano, l’altra più indietro e deludente in campo europeo. Il 2025 si è chiuso con la Roma in vetta al campionato, forte di 7 vittorie, un pareggio con la Juve e una sola sconfitta con la Fiorentina, proprio le due squadre attualmente al secondo posto in classifica con 5 punti di ritardo. Al netto di diversi infortuni (grave quello di van Diemen per cui è già finita la stagione) e qualche aspetto decisamente da migliorare, la nuova Roma in campionato sa già dire la sua da protagonista, mentre è già uscita dalla Champions con un sonoro rimpianto. Lì a far male non sono tanto i brutti ko con Real Madrid e Barcellona, squadre di categoria superiore e fuori portata anche nei tempi migliori, quanto più la sconfitta in casa col Valerenga e il pareggio col Leuven: con più cinismo, fortuna ed esperienza nelle gambe sarebbe bastato vincere una di quelle due gare per passare al turno successivo. 

Così non è stato, dando un segnale chiaro dopo i primi mesi del nuovo progetto tecnico: le basi di livello ci sono, ma l’Europa è ancora un’altra cosa. Ora c’è il primo mercato con Canovi ds,  la necessità di prendere almeno una centrale difensiva e possibilmente anche una sostituta di Di Guglielmo: sarà lei la prossima colonna a salutare i colori giallorossi, comprensibilmente rapida a cogliere l’opportunità di una chiamata dalle Washington Spirits in NWSL, squadra che ha presentato al club giallorosso un’offerta da oltre 100.000 euro. Il 2 gennaio il gruppo si ritroverà al Giulio Onesti dopo la pausa natalizia e arriveranno 9 giorni per preparare la finale di Supercoppa Italiana, prima gara del nuovo anno come nel 2025, l’anno della fine di un ciclo, della rivoluzione e della nuova partenza.

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