Roma Femminile

Femminile, altro derby dominato: tra Roma e Lazio non c’è gara

Al Tre Fontane decide Di Guglielmo. Tre legni colpiti, un gol annullato senza senso e un rigore non dato: il successo di misura è totalmente un caso

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
17 Novembre 2025 - 06:30

A Roma c’è solo la Roma. Non che fosse necessario ribadirlo, ma una nuova vittoria nel derby, soprattutto se arrivata in un certo modo, non può che fare bene. Ieri al Tre Fontane la Roma ha rialzato la testa dopo due sconfitte consecutive vincendo contro la Lazio con un 1-0 che non racconta minimamente le reali dinamiche e gli equilibri di una partita che, di fatto, vera “partita” non è stata perché le romaniste sono sempre state in controllo e non hanno ampliato il risultato per una particolare combinazione di sfortuna e arbitraggio di basso livello. 

Le romaniste sono partite fortissimo, si sono viste negare un rigore da una valutazione a dir poco rivedibile parte del direttore di gara di un fallo di mano nonostante l’utilizzo del FVS, ma hanno continuato a creare sfruttando l’equilibrio ritrovato del 4-3-3, un’ottima prestazione della coppia delle centrali difensive (soprattutto della giovanissima Oladipo) e la oggettivamente fortissima sinergia che si crea a centrocampo tra la fisicità di Rieke, la qualità di Giugliano e l’inesauribile energia di Greggi.

Al 15’ Giugliano ha colpito l’incrocio dei pali con un destro pennellato che meritava decisamente di più, al 26’ Greggi ha preso la traversa con un altro gran tiro e poi il gol segnato da Bergamaschi sulla ribattuta è stato annullato per un effettivo fuorigioco. Al 29’ il dominio si è finalmente concretizzato nel vantaggio firmato da Di Guglielmo con un sinistro dal limte dell’area imparabile per Durante: 1-0, esplosione del Tre Fontane e nessuna interruzione del controllo giallorosso, nemmeno nel recupero, quando Greggi ha sfiorato il raddoppio. A inizio ripresa le biancocelesti hanno provato ad alzare il baricentro creando però un solo vero pericolo con Karczewska al 66’, mentre la Roma ha preso un palo al 68’ con Rieke e ha continuato a insistere. La stessa Rieke si è anche vista annullare il 2-0 per un presunto fallo (inesistente) che l’arbitro Striano non ha corretto nemmeno col FVS, pregiudicando ulteriormente una conduzione decisamente insufficiente anche, per esempio, nella mancata assegnazione di diversi cartellini gialli con un metro di giudizio coerente ma nell’errore. Il 2-0 non è mai arrivato ma nella bolgia degli oltre 2.000 del Tre Fontane (che hanno accolto la squadra con tanto di coreografia) un messaggio di manifesta superiorità è arrivato forte e chiaro, con la Roma che si è dimostrata ancora una volta nettamente più forte della Lazio.

Maretta nel finale con il tecnico biancoceleste Grassadonia e il secondo romanista espulsi, ma soprattutto un po’ di stupore quando in mezzo alla festa il padre di Dragoni ha voluto urlare il suo disappunto a Rossettini mentre questo sosteneva le interviste post gara. «Bravo che non fai giocare Giulia - ha detto davanti a tutti col tecnico che lo ha ignorato - se lo sapevamo saremmo rimasti a Barcellona». Una manifestazione plateale ed evitabile, tenendo anche conto che da quando è rientrata dal lungo infortunio Dragoni è stata impiegata in tutte e nove le gare giocate tra Serie A e Champions, dosata oltre che elogiata dal suo allenatore. Una nota stonata in un pomeriggio comunque importantissimo e molto bello per la Roma, che ha riallungato nella vetta solitaria e ha reagito dopo un momento di difficoltà anche a fronte di assenze importanti. Il derby è nostro, la strada è di nuovo quella giusta.

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