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L'allenatore

Fonseca: "Bellissima partita, ma troppa sofferenza. Dobbiamo credere alla Champions"

Il tecnico giallorosso dopo il 3-4 in casa del Cagliari: "Abbiamo avuto molte occasioni per chiudere la gara prima, non sarebbe stato giusto se non avessimo vinto oggi"

La Redazione
01 Marzo 2020 - 19:29

Al termine della vittoria per 3-4, il tecnico della Roma Paulo Fonseca ha parlato ai microfoni di Sky Sport e Roma Tv. Queste le sue parole.

Fonseca a Sky Sport

Fiducia a Kalinic?
"Abbiamo cambiato 5 giocatori perché abbiamo giocato col Gent, molti erano stanchi. Dzeko il più stanco e ho deciso di giocare con Kalinic, si stava allenando bene. Ma non solo lui anche gli altri che hanno giocato hanno fatto una buona partita".

Troppa sofferenza?
"Sì, non c'era bisogno di soffrire così tanto. Abbiamo fatto una bellissima partita, abbiamo avuto molte occasioni per chiudere la gara prima. Quando il Cagliari ha fatto il primo gol noi ne potevamo fare 5. Non sarebbe stato giusto se non avessimo vinto oggi".

Con un Mkhitaryan così in più partite la classifica sarebbe stata diversa?
"Non posso dirlo ma Miki sta ritornando molto bene. Oggi ha fatto una bellissima partita, sta migliorando giorno per giorno. E' molto importante".

Mkhitaryan e Pellegrini insieme?
"Questi sono buoni problemi per un allenatore, è peggio quando non abbiamo i giocatori tra cui scegliere. Nelle partite ci sarà spazio per tutti, principalmente per i migliori"

I difensori esterni li vuole alti, Pellegrini giocherà quando rientra. In difesa chi gioca per non prendere gol?
"E' una forma di rischio lo so, ma la marcatura preventiva è sempre stata fatta bene da Cristante e Villar insieme ai difensori centrali. E' rischioso, ma vedo le situazioni che abbiamo creato offensivamente e il Cagliari non ha avuto tante occasioni".

L'Atalanta è a tre punti. 
"L'Atalanta è molto forte, va detto. Offensivamente sono molto forti, sono in un buon momento come sono sempre stati questa stagione, ma vogliamo lottare per conquistare il posto in Champions League. Dobbiamo crederci, dobbiamo lottare e giocare per arrivare alla fine della lotta con l'Atalanta che sta molto bene".

Ci pensa che l'Europa League qualifica per la Champions?
"Questa pressione non è giusta in questo momento. Dobbiamo prima vincere contro il Siviglia e sarà difficilissimo, poi penseremo partita dopo partita perché non giusto pensare ora alla finale quando abbiamo due partite difficili contro una squadra che in 15 anni ha vinto 5 Europa League. E' importante pensare alla prossima partita".

Quindi per arrivare in Champions rincorre l'Atalanta?
"No, c'è il Napoli che sta ritornando, nelle ultime partite hanno vinto. Il Milan anche è forte, può entrare nella corsa".

Come hanno giocato Villar e Bruno Peres?
"Villar è un giovane di grandi qualità. Non possiamo dimenticare che giocava nella Serie B in Spagna, oggi ha fatto una grandissima partita con coraggio, per questo è molto importante. Bruno ha qualità offensiva, deve migliorare in difesa ma per me è importante che un terzino sia così. Ha questa capacità di uscire dalla pressione, ma difensivamente deve migliorare molto".

Dopo il gol del 2-3 ha ripreso molto Peres e Under
"Sì, perché Under poteva scegliere diversi compagni in area e invece ha giocato individualmente. Bruno invece non ha reagito quando Under ha perso la palla, non può succedere".

Fonseca a Roma Tv

Vittoria importantissima per la continuità
"Sì. Era importante vincere qui. ll Cagliari è una squadra fortissima ed è difficile giocare qui. La cosa più importante era sentire che la squadra era in un buon momento come lo era contro il Lecce e io ho sentito questo. La squadra sta ritornando ad avere fiducia in tutti e a giocare come voglio io. Prima del gol di Kalinic abbiamo avuto cinque occasioni da gol con un gioco offensivo di qualità e coraggio. Questo è quello che voglio per questa squadra. Abbiamo tante cose positive in questa partita, di negativo c'è che abbiamo pensato che la partita fosse finita quando abbiamo fatto il terzo gol ma non lo era. Questo atteggiamento lo dobbiamo cambiare perché non aiuta la squadra e non abbiamo bisogno di avere la tensione del finale, dato che avevamo fatto una partita in cui potevamo fare cinque o sei gol".

Com'è nata l'idea di Kalinic?
"Non possiamo dimenticare che abbiamo avuto questa partita pesante col Gent e che tanti erano stanchi, Dzeko era uno dei più stanchi e Kalinic sta lavorando bene. Ho deciso che era un'opportunità per lui e per altri che hanno giocato bene. E' il caso di Villar che alla prima partita a questo livello e non va dimenticato. Giocava nella seconda divisione spagnola ma ha fatto una bellissima partita per me, come anche Kalinic".

Il lavoro degli esterni offensivi?
"Sì hanno migliorato molto la loro fase difensiva e sono giocatori molto veloci che possono fare la differenza in contropiede, come hanno fatto. Penso che abbiamo tempo per migliorare il comportamento e l'atteggiamento difensivo, perché ci sono state altre situazioni in cui potevano fare meglio. Ma hanno giocato bene. Il giocatore che per me oggi ha fatto la differenza è stato Mkhitaryan, che ha fatto una splendida partita, di nuovo".

Oggi tante verticalizzazioni. Aveva chiesto di prendere meno rischi dietro e andare più in avanti?
"No, noi dobbiamo cercare il momento giusto per andare in verticale e penso che la squadra abbia scelto bene questi momenti, quando velocizzare il gioco con i giocatori veloci. Io voglio dire che abbiamo preso tre gol ma penso che non sia giusto parlare del comportamento dei difensori perché penso abbia fatto una buona prova. Uno p un gran gol di Joao Pedro e un altro su rigore, penso che dietro abbiano fatto bene. Il Cagliari non ha avuto molte occasioni per fare gol, quelle che hanno creato le hanno sfruttate. Una non è stata una vera occasione, quindi penso che in difesa abbiano fatto bene, con l'aiuto principalmente di Bryan e Villar".

Avete aspettato il Cagliari per risparmiare energie o per sfruttare gli spazi?
"E' una scelta strategica non pressare vicino all'area. A volte la strategia è stare chiusi e poi partire tutti al momento giusto con la pressione. E' una strategia anche offensiva, dipende dalla squadra che affrontiamo ma penso che dopo abbiamo più spazio per il contropiede"

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