AS Roma

Verso Roma-Como: 365 giorni dopo, tutto è cambiato

Il 15 dicembre 2024 il ko del Sinigaglia. Poi la rinascita con Ranieri. Oggi è tutt’altra Roma

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
14 Dicembre 2025 - 06:00

Più che un anno, sembra passato un secolo. La Roma, reduce dalla vittoria europea in Scozia, affronta il Como a un anno esatto di distanza da quel ko per 2-0 rimediato al Sinigaglia che fu il punto più basso della passata stagione. Era il 15 dicembre 2024 e ora, a 365 giorni di distanza, i giallorossi ritrovano la squadra lombarda (stavolta in casa): casualità del sorteggio dei calendari, che ci porterà a scendere in campo di lunedì per la prima volta in questa stagione. Gli scenari sono totalmente cambiati, però, e non soltanto perché c’è un altro allenatore e un’altra dirigenza.

A un passo dal baratro

Ranieri era arrivato da un mese scarso, ma stava già ridando autostima e convinzione a una squadra reduce da un avvio di stagione traumatico, sotto ogni punto di vista: le vittorie casalinghe contro Lecce e Braga avevano ridato speranza, e la trasferta del Sinigaglia rappresentava un’occasione ghiotta per dare continuità ai risultati. E invece si rivelò un incubo, con una prestazione scialba, culminata in un secondo tempo inguardabile e dai gol nel finale di Gabrielloni e Nico Paz. In quel momento, Dybala e compagni si ritrovarono a due punti dal terzultimo posto, a quota 16 dopo 16 giornate. La sconfitta fece infuriare non poco i Friedkin. Ranieri, dal canto suo, strigliò la squadra, senza però affondare troppo il coltello nella piaga: «Ci servirà da lezione - le parole del tecnico testaccino - Il Como ha avuto più voglia di noi. Bisognava mettere da parte il fioretto e usare la spada, ma non lo abbiamo fatto». Sir Claudio tornerà spesso e volentieri, nelle settimane seguenti, su quell’incontro, utilizzato come un monito: «Mai più un secondo tempo come quello di Como». Ed evidentemente la squadra recepisce il messaggio, perché da quel momento in poi in campionato la Roma non perde più fino a maggio. Mancini e compagni indossano l’elmetto e usano la spada chiesta da Ranieri, scalando la classifica fino a centrare una qualificazione europea che a metà dicembre pareva pura fantascienza. 
La rifondazione

Quindi, con Ranieri passato dalla panchina alla scrivania, ha avuto inizio una piccola, grande rivoluzione: via Ghisolfi e dentro Massara nel ruolo di ds, guida tecnica affidata a Gasperini, reduce dai successi con l’Atalanta. La partenza è stata ottima, oltre ogni più rosea aspettativa, nonostante qualche passaggio a vuoto: la rifondazione è un processo graduale, che richiede tempo. Certo è che - a distanza di un anno esatto - la Roma si gioca la quindicesima giornata al quarto posto, con 11 punti in più rispetto a quelli che aveva alla sedicesima del 2024-25. Ha fatto dei grandi passi avanti anche il Como di Fabregas, poi battuto dai giallorossi all’Olimpico lo scorso 2 marzo (2-1), ma la crescita complessiva della squadra con Ranieri prima e con Gasperini poi è innegabile. Il turno può essere favorevole, con Bologna e Juventus impegnate l’una contro l’altra al Dall’Ara domani sera: dopo due sconfitte consecutive in campionato, la Roma è chiamata a riscattarsi con una vittoria. In fondo, quelle dichiarazioni di Ranieri - col senno di poi - si sono rivelate assolutamente profetiche: quella sconfitta di un anno fa è servita davvero da lezione. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI