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roma-udinese 4-0, 31 ottobre 1998

Gol a mano libera, magia da Capitano

Da Aldair al numero dieci. Una delle tantissime straordinarie reti di Totti nella sua carriera, ma la prima con la fascia al braccio

Il gol di Totti \

Il gol di Totti "a mano libera" (Luciano Scorza)

18 Dicembre 2022 - 11:53

6ª puntata

Dopo la spizzata di Delvecchio il pallone rimbalza in maniera quasi innaturale, invece di andare dritto per dritto, come l’inerzia sembrerebbe dettare, si sposta un po’ a sinistra quasi a cercare quello che tra poco troverà, come un compimento, un completamento, un complimento: ciò che gli dà Totti. Perché quel pallone quasi di sua volontà si sposta un po’ più in là rispetto alle leggi della fisica solo per realizzarle nell’esterno collo sinistro al volo – dopo quell’unico rimbalzo mistico – alla sinistra della porta, alla destra del portiere (Turci-Udinese), davanti agli occhi della Curva Sud.

Gol. Di quelli belli. Di quelli che si ricordano. Di quelli da disegnare. Uno dei tanti straordinari di Totti, uno dei tanti straordinari di Totti contro l’Udinese (quello nell’anno dello Scudetto sotto l’altra porta, ma anche quella botta a incrociare dopo due palleggi con la testa nel 2002/2003, o quello al Friuli arrestando al millimetro un lancio geologico da dietro per trasformarlo prima in attimo e poi in rete), uno dei tantissimi di Francesco Totti con la Roma, ma questo ha una particolarità. Rispetto a tutti gli altri 306 che ha segnato in 786 partite con l’unica maglia possibile (la pelle) questo è il primo gol di Francesco Totti con la fascia da Capitano dell’Associazione Sportiva Roma

È il 31 ottobre 1998, nel pomeriggio Aldair, un altro campione maiuscolo della nostra storia, aveva deciso di rinunciare a una fascia che per anzianità, prestigio e classe aveva ovviamente in dote. Per timidezza, per la lingua, per quello che è stato sempre (un campione del Mondo che per dieci anni è stato il più forte difensore del Mondo e che pure ha deciso di passare quegli Anni 90 tutti con noi) Aldair l’ha consegnata a Totti. Non gliel’ha tolta più nessuno. Un po’ come quel pallone che rimbalzava solo per farsi prendere a calci da lui.

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