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l'intervista

Esports, Urma43: "Roma? Un sogno. Voglio vincere per i tifosi"

Oggi alle 13 i giallorossi tornano a giocare nella eFootball Championship Pro. Il proplayer: "Giallorosso sin da piccolo grazie a mio padre. Siamo carichi"

Adrian

Adrian

Valerio Bertolelli
11 Giugno 2022 - 08:12

Oggi a partire dalle13.00 la Roma eSports scende in campo nella eFootball Championship Pro. Finalmente dopo un anno di allenamenti, i giallorossi tornano a giocare una competizione ufficiale e lo fanno nel migliore dei modi. Il torneo targato Konami, infatti, è uno dei più attesi nel panorama esportivo, con molti appassionati che si collegheranno da ogni dove sul canale Youtube titolo calcistico della casa giapponese. A cercare di ripetere il risultato dello scorso anno, ma anche di superarlo, ci sarà Adrian "Urma43" Urma che , approdato in giallorosso a fine settembre 2021, ha realizzato il sogno di vestire questi colori, un obiettivo dal sapore speciale grazie al padre con cui ha coltivato la passione per la Roma. Il numero 7, tra l'ammirazione per Abraham, Zaniolo e Pellegrini, per i tifosi giallorossi e l'orgoglio di giocare per questi colori, cercherà di mettere le mani sul trofeo insieme ai suoi compagni Salvatore "Gagliardo28" Gagliardo e Andrea "Ngu_Stiffler" Galimberti.

Presentati, chi è Adrian Urma?
«Sono un giocatore di eFootball. Ho cominciato a giocare a questo gioco a circa 9 o 10 anni e sono diventato un professionista nel 2017. Ho partecipato alla mia prima competizione importante di Pes nel 2019, un 3 contro 3 a Liverpool e l'anno seguente ho partecipato a eEuro2020 con la mia Nazionale, la Romania, in cui siamo arrivati in semifinale contro la Serbia, perdendo al 90'. È stata dura. Poi ho ricevuto un'offerta importante dallo Schalke eSports, con loro ho partecipato alla eFootball Pro per la prima volta e siamo arrivati terzi. È stata un'esperienza fantastica».

Nell'ultimo anno invece cosa hai fatto?
«Nel 2021 ho partecipato a eEruo2021, dove siamo usciti ai quarti contro la Polonia. Ora rappresento la Roma e per me è un sogno. Purtroppo mio padre non c'è più, lui era tifoso dello Steaua Bucarest, ma simpatizzava per la Roma ed era appassionato del periodo in cui c'erano De Rossi, Totti e Lobont. Questo per me è un motivo in più per realizzare il mio sogno, per vincere la eFootball Championship Pro con questi colori e dedicarla a lui».

Cosa significa per te giocare con la Roma?
«È un'emozione unica. Anche perché, come ho detto prima era il mio sogno, rappresentare la Roma in memoria di mio padre. So quanto è importante la squadra per la Capitale e per i tifosi. Io sono qui, come ho detto anche quando ho firmato il contratto, per vincere. Io darò il meglio di me insieme ai miei due compagni, faremo del nostro meglio vincere l'eFootball Championship Pro».

Nella scorsa edizione hai tolto il terzo posto nella competizione proprio alla Roma. Ci hai pensato?
«Sì ci ho pensato. Sarà un motivo in più per fare bene».

Lo scorso anno c'erano Roksa, Kepa e Venom con al Roma. Cosa ne pensi di loro?
«Non sono in grado di dire chi è più forte. Roksa, Kepa e Venom li conosco tutti e tre. Venom è un amico per me, è stato proprio Roksa a battermi nella semifinale di eEuro2020. Kepa è un ottimo player e anche un bravo ragazzo. Il rispetto c'è sempre, ma non abbiamo paura di nessuno».

Nel girone affronterete Arsenal, Galatasaray e Barcellona dove ci sono loro tre. Qual è la favorita?
«Considerando che è un gioco nuovo, per cui siamo partiti tutti da zero perché è totalmente diverso da quello degli scorsi anni, non credo ci sia una favorita. Comunque ci sono otto squadre e tutti i giocatori sono fortissimi. Non posso darti una favorita. Noi di sicuro faremo del nostro meglio».

Nell'altro gruppo ci sono belle squadre con giocatori importanti, quale squadra pensi possa emergere?
«Ho le idee chiare su tutti in realtà, ma non voglio esprimermi prima. Non ho una preferita. Penso che una squadra molto forte è il Celtic che ha due ragazzi ex Monaco, Kilzyou e Lotfi, che hanno molta esperienza e hanno giocato molti anni con Usmakabyle, che è tra i più forti in eFootball. Il Celtic può fare bene nonostante il girone molto tosto».

Come hai vissuto questo lungo anno senza competitivo di eFootball?
«Abbiamo aspettato tanto, ma posso dire che il gioco mi piace, sono contento di come è venuto, anche se può migliorare ancora. Anzi, colgo anche l'occasione per poter ringraziare Konami che ci dà la possibilità di partecipare alla competizione più bella che c'è di eFootball».

Oggi comincia il torneo. Siete carichi?
«Sì, siamo carichissimi e ci stiamo allenando molto. Ringraziamo tutti per le possibilità che ci stanno dando di allenarci al meglio. Siamo pronti e daremo il meglio per vincere il girone. Prima pensiamo a quello e poi alla competizione in generale».

Come si stanno svolgendo questi giorni di allenamenti? Avete un programma preciso?
«Sì certo. Noi siamo arrivati giovedì e abbiamo avuto il tempo di fare una piccola passeggiata per rilassarci. Adesso, invece, siamo tuti insieme e ci stiamo allenando. Stiamo cercando di trovare le soluzioni migliori perché, come sappiamo, è molto importante conoscere il gioco a memoria e conoscere le fasi di gioco con errori tipo i calci d'angolo o il calcio d'inizio. Stiamo cercando le soluzioni migliori. Stiamo andando bene, siamo carichi e non vediamo l'ora di iniziare».

Che aria si respira lì alla Gaming House di Mkers?
«C'è un'aria carica di emozione. Non direi tensione. C'è emozione perché con i miei compagni non abbiamo mai partecipato insieme, è la prima volta. Con Salvatore "Gagliardo28" Gagliardo abbiamo già partecipato alla eFootball Pro, io con lo Schalke 04 e lui con il Celtic. Andrea "Ngu_Stiffler" Galimberti, invece, aveva partecipato solo alla BeSports con la Spal arrivando secondo. Anche lui è abituato a queste partite importanti, anche se un po' di tensione è normale sentirla all'esordio. Noi cercheremo di sfogarla in campo e di non pensarci».

Che differenze vedi rispetto all'edizione dello scorso anno?
«Sono differenze proprio del gameplay, il modo di difendere e attaccare, ad esempio. Parlando personalmente, avevo uno stile molto rapido, fatto di fraseggi veloci, invece quest'anno il gioco varia. Si può giocare sulle fasce o veloce. È più difficile difendere secondo me».

Hai avuto modo di vedere la rosa della Roma? Qual è il tuo preferito?
«Mi piace Abraham perché sotto porta non sbaglia quasi mai. Zaniolo e Pellegrini, sono due ottimi giocatori perché hanno dei buoni piedi e per i palloni che possono servire in avanti. Poi anche Rui Patricio. Ci sono due o tre giocatori che preferisco, ma mi piace tutta la Roma. Mi trovo molto bene. Quando sfiderai il Bayern Monaco o il Barcellona, poi, le piccole differenze le trovi, come nella realtà, ma non ci pensiamo e cerchiamo di dare il meglio per raggiungere i nostri obiettivi».

Tra i giovani qual è il tuo preferito?
«Tra i giovani è più difficile trovarne uno. Noi nella nostra modalità possiamo livellare i giocatori, ma farlo con un giovane, è rischioso. Bisogna trovare giocatori con un overall più alto. Comunque mi piace molto Afena. Ci sono anche altri giocatori interessanti con un overall più basso, ma in una competizione così importante non puoi rischiarli».

Dei tifosi della Roma, invece, cosa pensi?
«Penso che la Roma sia una delle squadre più importanti d'Europa. Circa due mesi fa stavo guardando la partita con il Bodø insieme a mia madre, in cui la Roma perdeva e i tifosi continuavano a cantare. Lo facevano anche in campionato. È una delle squadre con i migliori tifosi, sostengono sempre la squadra e non la lasciano mai sola. Cercheremo di fare bene anche per loro».

Hai seguito la Conference e i festeggiamenti?
«Ho seguito quasi tutto il cammino. Seguo la Roma da quando sono piccolo, seguivo le partite insieme a mio padre. Alla finale ricordo che ero in tensione io, figuriamoci loro in campo. Sono molto contento e anzi, faccio i complimenti alla squadra e allo staff per il trofeo vinto».

Un saluto ai tifosi
«Voglio ringraziarvi tutti per il supporto che ci state dando, ricordatevi di seguirci e daje Roma!»

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