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Porto-Roma: Conceição sceglie il 4-4-2 per cercare la rimonta

La formazione della squadra portoghese: In attacco Marega in coppia con Soares. Brahimi e Corona esterni di centrocampo con Danilo ed Herrera in mezzo

06 Marzo 2019 - 09:13

Il cielo è un po' più scuro sopra la testa di Sérgio Conceição e non solo per il forte vento e le nubi che ieri hanno imperversato nel nord del Portogallo, costringendo l'allenatore portoghese ad interrompere i canonici quindici minuti di allenamento aperti alla stampa per spostare la squadra al coperto. La sconfitta contro il Benfica, oltre al sorpasso degli eterni rivali in classifica, ha portato in dote all'ex tecnico del Nantes alcune critiche soprattutto per il modulo utilizzato, per l'ingresso in campo tardivo di Tiquinho Soares e per il mancato utilizzo di Éder Militão, rimasto in panchina per tutta la gara. Il brasiliano rientrerà in campo questa sera contro di noi dopo tre gare vissute tra tribuna e panchina. Al centro ci saranno Felipe e Pepe, mentre sulla sinistra ci sarà l'inossidabile Alex Telles.

Da quando è arrivato al Porto nel 2016, infatti, l'ex Inter ha disputato ben 11.644 minuti dei 12.960 disponibili. Anche per questo, il suo nome è finito sul taccuino di club importanti come Atletico Madrid e Arsenal. Pienamente ristabilito dopo l'infortunio alla caviglia, anche Danilo scalpita per un ruolo da titolare e dopo i dieci minuti disputati sabato scorso è pronto a ricomporre il tandem centrale con Hector Herrera nel 4-4-2. Ai loro lati ci saranno Brahimi e Corona, pronti a formare il tridente in caso di 4-3-3 con l'inserimento in mediana di Oliver Torres, mentre la coppia d'attacco più accreditata è quella formata da Tiquinho Soares e Marega, capocannoniere della squadra con cinque reti realizzate nella fase a gironi e assente all'andata per infortunio. Non inserito nella lista Champions per la fase a gironi, Soares si è guadagnato la fiducia di Conceição a suon di gol nelle altre competizioni: dieci in campionato, tre in Coppa di Portogallo e tre in Allianz Cup.

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