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Baldissoni: "Quest'anno abbiamo commesso qualche errore in più"

Il dg a Sky: "La squadra ha potenzialità non espresse con continuità. Siamo preoccupati di sfidare l'Entella in Coppa Italia, figuriamoci il Porto"

Mauro Baldissoni, dg della Roma, di LaPresse

Mauro Baldissoni, dg della Roma, di LaPresse

La Redazione
17 Dicembre 2018 - 12:03

Mauro Baldissoni ha parlato a Sky a margine del sorteggio degli ottavi di Champions League: "La Roma deve essere la Roma con chiunque. Ognuno avrebbe scelto il Porto. Ma ora siamo preoccupati di sfidare l'Entella in Coppa Italia, figuriamoci il Porto. Poteva andare peggio, ma noi dobbiamo tornare ad essere la Roma. I problemi? Quest'anno abbiamo fatto evidentemente qualche errore in più ma abbiamo avuto anche tanti infortuni tutti insieme. La squadra ha potenzialità non espresse con continuità. Gli anni scorsi siamo arrivati sempre ai primi gradini del campionato, l'anno scorso anche in Champions, nonostante alcuni momenti bui. Questa è una caratteristica che dobbiamo correggere al più presto. La situazione è più difficile degli anni passati. Ci prepariamo a una sfida così importante che sarà a febbraio e non ora, quindi contiamo di recuperare anche gli infortunati. Dobbiamo essere la migliore Roma possibile. Di Francesco? Vi piace puntare il dito sulle singole persone. Non è mai giusto personalizzare, questo lavoro si fa in molte più persone di quelle visibili in tv o in campo. I risultati sono legati a varie ragioni e noi stiamo lavorando per migliorare la situazione. Il calcio insegna che i risultati sono determinanti in primis per l'allenatore, le valutazioni si fanno quotidianamente, ma non stiamo ogni settimana a decidere chi può essere l'allenatore. Ma non dimentichiamoci che nelle ultime 4-5 partite abbiamo avuto i giocatori contati con molti atleti sotto i 21 anni, nei momenti difficili è più complicato per i giovani. Herrera? I giocatori li sceglie la direzione sportiva, non so se hanno mai pensato o pensano di prenderlo. Ma al di là del singolo giocatore, dobbiamo sfruttare le potenzialità già esistenti della squadra. Poi si vedrà se è il caso di compensare. Ci sono giocatori che per vari motivi, tra cui gli infortuni, non sono stati in grado di dare un giusto apporto alla squadra. I giovani sono giovani, questo implica risvolti anche sulla personalità: hanno dimostrato tanta sfrontatezza e questo li rende ancora più validi di quanto si possa pensare".

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