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Roma-Chelsea, Di Francesco: "Bravi a soffrire nel momento di necessità. Vittoria punto di partenza"

L'allenatore giallorosso ha parlato dopo la grande vittoria contro i blues: "Credo nel lavoro, stiamo raccogliendo i frutti. Ho rivisto il Florenzi dei vecchi tempi"

La Redazione
31 Ottobre 2017 - 22:07

L'allenatore della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato dopo la strepitosa vittoria contro il Chelsea. Queste le sue parole:

A MEDIASET

Grande Roma questa sera… 
Sapevamo di poter soffrire per il sistema di gioco che hanno adottato. Siamo stati bravi a soffrire nel momento di necessità, le grandi squadre devono saperlo fare. Non deve finire qui, deve essere un punto di partenza.

Si parlava di Roma come terza forza del girone e invece… 
Io non ho rivincite da prendermi, credo nel lavoro. Loro ci hanno messo un po' a capire quello che chiedevo, stiamo raccogliendo i frutti. E' un percorso che stiamo continuando non solo chi è in campo, ma anche chi si allena.

Florenzi come sta? 
Florenzi mi ha chiesto il cambio, era morto. Viene da infortuni, giocare così tante partite non è facile. Ho rivisto il Florenzi dei vecchi tempi.

Che hai fatto ad El Shaarawy?
Un ragazzo che si allena come chiedo, non rimane isolato, ma viene dentro a giocare. Su due tagli ha fatto due gol, voglio questo dai miei esterni. Lo fa a desta e a sinistra, sono contento della sua crescita.

C'è grande partecipazione al lavoro da parte del ragazzo
Condivido pienamente. Nel secondo gol, anche se c'è stato un piccolo errore, lui ha creduto nella palla. I miei esterni mi piace che vengano dentro a giocare, ci sono grandi vantaggi ed oggi l'hanno dimostrato.

IN CONFERENZA STAMPA

Non sono sorpreso delle occasioni avute, siamo stati sempre pericolosi. Nel primo tempo abbiamo incontrato una squadra con qualità importanti, siamo stati bravi a saper soffrire. Sfruttata l'assenza di Kanté? Mi aspettavo questa formazione. Ero convinto che il Chelsea giocasse con i due trequartisti e che ci avrebbero creato delle difficoltà. Abbiamo lavorato su questa formazione. Grandissima serata che questa gente, questo pubblico, tutti noi meritavamo. Ho fatto giocare tanti ragazzi presenti lo scorso anno perché se lo meritavano. Consapevoli di essere ad alto livello, ma non consacrati. Abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti con questa mentalità, con questo pensiero collettivo. Così possiamo fare la differenza. El Shaarawy? La testa fa la differenza, ha capito che ha bisogno di continuità e che deve fare le due fasi nello stesso modo. E' andato a cercare la palla, il gol. Ma è la fase difensiva che è migliorata. Deve continuare su questa strada. Giocatore completo. Passaggio del turno? Ci credevo prima e anche ora. Il Qarabag ha reso la vita difficile a tutti, lo dicevo. Non si vince facile in Europa. Mi da gusto giocare in Europa, perché tutti vengono per vincere. Per cercare il risultato. Siamo vicini a qualcosa di importante, ma è ancora presto. Grande vittoria, ma non mia. Della Roma. Dei nostri e dei miei tifosi. Punto di partenza per me. Voglio togliermi tante soddisfazioni. Deve darci consapevolezza e non presunzione. Felicissimo di aver regalato questa grande serata a voi e alla Roma. Lo scetticismo iniziale? La cosa più difficile è entrare nella testa dei ragazzi, non della vostra. Mi godo questo momento sapendo che ci saranno momenti differenti. Non mi interessano le parole.

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