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Juventus-Roma, Di Francesco: "I miei giocatori devono osare sempre, sin dall'inizio"

L'allenatore giallorosso ha parlato dopo la sconfitta per 1-0 contro i bianconeri: "Loro hanno interpretato meglio la partita. Dobbiamo migliorare sotto porta"

La Redazione
23 Dicembre 2017 - 22:14

L'allenatore della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato dopo la sconfitta per 1-0 contro la Juventus. Queste le sue parole:

A MEDIASET

La Roma ha avuto difficoltà…

"Nel secondo tempo siamo cresciuti, prima la Juve è andata in vantaggio su una disattenzione da calcio d'angolo, la Juve concede poco a tutti, noi siamo stati quelli che hanno avuto più occasioni nitide, ma siamo mancati nella prima fase, nelle pressioni eravamo in ritardo, magari anche per merito della Juventus che ha approcciato meglio alla partita"

Problema psicologico?

"Io lavoro mentalmente per cercare di dare forza e andare a giocarci le partite ovunque. Noi abbiamo avuto l'equilibrio di rimanere in partita, rischiando in qualche ripartenza. Poche squadre sono riuscite a creare così, questo dobbiamo prenderlo come aspetto positivo. Peccato perché abbiamo preso un gol molto simile a quello contro il Toro. Abbiamo cambiato gli uomini, ma lo abbiamo preso lo stesso".

Nel primo tempo troppo lenti nel palleggio?

"Abbiamo sbagliato troppo in palleggio anche per la pressione della Juve. Ci può stare di essere in difficoltà, ma credo che se la Juve si è abbassata così tanto nel finale è anche merito nostro. Abbiamo dominato anche fisicamente la partita negli ultimi venti minuti, mi chiedo perché non possiamo farlo per tutta la partita".

Ti ha dato fastidio la posizione di Pjanic?

"Non doveva andarci De Rossi, la scelta era sempre di una mezzala. Siamo mancati sui tempi di aggressione e quando siamo in ritardo, non dobbiamo andare. Dobbiamo migliorare in questo, ma non dobbiamo perdere questo desiderio di andarli a prendere alti".

Il 4-2-3-1?

"E' un 4-2-4, perché sono attaccanti puri. Ci può stare a partita in corso, ma noi stiamo lavorando bene sul 4-3-3".

Dzeko non segna da tanto, può riposare come Dybala?

"Sono valutazioni che devo fare io, ma credo che Allegri abbia la possibilità di scegliere molto meglio, mentre io ho avuto Schick solo ultimamente. E' ovvio che quando non si segna tanto, ci può essere qualche difficoltà e io sto lavorando psicologicamente per farlo tornare ai numeri di inizio stagione".

La palla non vuole proprio entrare?

"Se dopo la traversa di Florenzi la palla fosse tornata a lui come è successo a Benatia, avremmo parlato di un'altra partita".

A SKY SPORT

La Roma esce rimedinsionata?

La squadra all'inizio nell'interpretazione della gara non mi è piaciuta. Potevamo fare meglio, eravamo un po' inibiti. La squadra poi ha dimostrato di creare di più migliorando questo maledetto attacco della porta, sul quale ci stiamo lavorando e cercando di coprire le varie occasioni. Siamo stati poco cinici e cattivi contro una squadra che concede poco a tutti, anche alle grandi squadre. Abbiamo creato tanto ma potevamo essere più lucidi nell'interpretazione del primo tempo. Come contro il Toro abbiamo preso gol su calcio piazzato. Peccato, non voglio parlare di sfortuna. Non è sfortuna ma è un nostro difetto, dobbiamo lavorare. Non usciamo rimedensionati, questo risultato ci deve dare consapevolezza. Abbiamo la capacità e la forza di giocare contro squadre molto fisiche come la Juve che ha Dybala in panchina.

Quanto volte rivedrà l'occasione di Schick e cosa gli dirai? 

Adesso abbiamo bisogno di positività e non di negatività. Gli errori vanno migliorati ma non sono magari questi. Per esempio l'azione del gol su calcio d'angolo dove la linea difensiva è rimasta piantata con un semiblocco e ciò contro la Juve, che ha giocatori importanti, non te lo puoi permettere. Siamo venuti qui per giocarci tanti e dovevamo essere più cattivi. Dobbiamo valutare altri errori come i ritardi di pressione.

Cosa manca a questa squadra per fare risultati importanti?

Su questa partita ho cercato di cambiare il trend, visto che la Roma in questo stadio non ha mai preso un punto. Dal'altra parte c'era una squadra come la Juve che secondo me ha fatto meglio per cattiveria agonistica e per determinazione. Però se tu non c'eri in campo non li facevi mai quei 25 minuti finali con quella forza e intensità. Si vede che devo ancora convincere i miei ragazzi che si può e si può fare risultato anche qui.

Perché sul gol hai messo Dzeko a zona e non sul primo palo? 

Ci doveva andare un altro giocatore, solo che loro sono venuti a saltare in 6. Noi ultimamente abbiamo sempre marcato così e non abbiamo mai preso gol, non volevo cambiare. I miei difensori sono stati molto ingenui. Nella marcatura siamo stati leggerini.

La zona del primo palo sui calci d'angolo è fondamentale… 

Ne terrò conto mister, i tuoi consigli sono sempre utili. (Fabio Capello, ndr).

Perché non hai pensato di giocare subito con i due attaccanti?

Devo dire però che abbiamo sempre creato tanto, non volevo modificare il modo di giocare. Non volevo improvvisare in questa gara, il 4-2-4 del finale l'abbiamo già fatto ma può essere una opzione valida per il futuro.

ALLA RAI

La Roma si è svegliata tardi…

Abbiamo fatto meglio nel finale di partita, abbiamo interpretato meglio la gara. Nel primo tempo siamo stati poco aggressivi, si vedeva che la Juve era più sul pezzo. Su quello insisterò con i ragazzi. Nel finale meritavamo di più.

La Roma ha perso con le prime tre in classifica, è un dato statistico?

Lo analizzerete voi. Devo far capire alla squadra che serve maggiore consapevolezza.

In situazioni di svantaggio la Roma non è mai riuscita a ribaltare la partita… 

Squadre come Inter e Napoli hanno creato molto meno di noi contro la Juventus, questo è un dato positivo. Sul gol siamo stati ingenui, come in coppa Italia. manca uno step per diventare grandi, dobbiamo lavorare.

Vi manca ancora il gol, anche con la sfortuna,avete il primato per i pali colpiti… 

Non possiamo appellarci solo alla sfortuna, dobbiamo lavorare di più per essere più precisi e cinici sotto porta.

Viene letto un tweet di Boniek

Non l'ho capito tanto, credo comunque che siano giudizi prematuri.

A ROMA TV

E' un peccato per le occasioni finali?
"Sì, perché siamo poco concreti e cinici e perché l'avevamo ripresa dopo la partenza sofferta. Sono quasi i primi della classe per fisicità, li abbiamo sofferti. Manchiamo troppo nel concretizzare le occasioni da gol reali e i tanti cross che facciamo. Siamo distratti nell'attaccare la porta".

Sindrome da scontro diretto?
"Dobbiamo prendere tutte le cose positive e pensare a vincere le altre gare prima degli scontri diretti. Dobbiamo guardare anche le cose buone fatte. Abbiamo preso due gol molto simili in pochi giorni e avevamo lavorato molto sulla questione dei blocchi. Fazio è stato un po' leggero".

Il palleggio è stato effettuato con difficoltà...
"Noi abbiamo avuto superiorità sulla percentuale del possesso, ma la Juve ha verticalizzato con maggiore facilità. Noi abbiamo avuto quel tempo in più nella giocata, a volte bisogna forzare un po' di più e osare, come successo in occasione della traversa di Florenzi. Più palleggiatori di loro ma con maggiore sterilità".

C'è stata paura di fare la giocata nel primo tempo?
"Dall'altra parte c'è una squadra che ci ha creato difficoltà a livello fisico, ma i miei giocatori non devono mai smettere di osare, perché ne abbiamo le capacità. Lo dobbiamo fare dall'inizio. Noi a differenza di altre squadre come l'Inter li abbiamo messi davvero in difficoltà, con meno continuità di quanto mi aspettassi".

Allegri continua a dire che siete da Scudetto?
"Sarò d'accordo con lui quando dimostreremo di affrontare meglio queste gare. Con le prime della classe le abbiamo perse tutte e tre. Oggi abbiamo dimostrato che possiamo farcela, siamo in crescita e dobbiamo ritrovare quella spigliatezza sotto porta. Dobbiamo toglierci questo blocco e ripartire contro il Sassuolo".

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