ASCOLTA LA RADIO RADIO  
la sfida

Virtus Roma: oggi contro Brescia per la terza vittoria di fila

Al Palaeur alle 20:45 contro i Lombardi per chiudere in bellezza il 2019. Bucchi: "È un momento positivo per noi, li affronteremo con la faccia tosta"

22 Dicembre 2019 - 12:59

Si gioca. Poco dopo la conferenza stampa che oggi spiegherà i dettagli dell'operazione di crowfunding lanciata dalla Virtus, la squadra scenderà in campo al Palaeur alle 20.45 contro Brescia. Gli uomini di coach Bucchi sono reduci da due vittorie consecutive e cercheranno con i lombardi di chiudere in bellezza il 2019 casalingo; momento di forma anche per la Leonessa che dopo aver riposato nell'ultimo turno di campionato, martedì sera ha strappato la qualificazione alla seconda fase di EuroCup. Queste le parole di coach Piero Bucchi sulla sfida di oggi:

«Siamo soddisfatti del percorso fatto finora, ma non dobbiamo accontentarci; la partita più importante è sempre la successiva, sarà una gara molto dura con una squadra che viene rinfrancata dal successo europeo e che presenta uno dei primi 4-5 roster del campionato. È un impegno difficile che affrontiamo con la faccia tosta che ci ha contraddistinto finora, con grande rispetto, senza timore reverenziale, consapevoli del momento positivo che ci consentirà di scendere in campo con grande fiducia. Non dobbiamo pensare alla Final 8 di Coppa Italia come un obiettivo, abbiamo tre gare per finire il girone, ne giocheremo una alla volta sempre concentrati e poi alzeremo gli occhi e guarderemo cosa ci dirà la classifica».

Si vivrà un momento importante anche nel ricordo di Marco Solfrini, campione d'Italia, d'Europa, del mondo e vincitore di una Coppa Korac con il Bancoroma e che ha vissuto momenti significativi, prima e dopo quella esperienza, proprio a Brescia. Così lo ha ricordato Valerio Bianchini, il suo coach del Bancoroma:

«Per me è sempre un'emozione parlare di Marco, giocatore straordinario di utilità estrema, capace di coprire diversi ruoli: rimbalzi, difesa, intelligenza cestistica, elemento determinante delle nostre vittorie perché il gruppo degli italiani costituiva una guida per i due americani, capaci di gestire un giocatore fortissimo ma difficile come Wright. Di Marco abbiamo conosciuto anche la persona, al di sopra della media, sapeva esprimere nel modo di stare con gli altri grande positività, aiutando tutti a dare il meglio». Con queste parole lo ha ricordato Enrico Gilardi, bandiera del Bancoroma:

«Oggettivamente è stato un grande giocatore ed era una gran brava persona. Ho condiviso con lui tanti bei momenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA