Var & eventuali

L’assenza di Gasperini e la presenza di Conte: se un cartellino di troppo fa la differenza

A Cremona è sembrato di rivivere il caso Serra: ma attenzione a non ricadere tutti nell’effetto-Mourinho

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
25 Novembre 2025 - 07:00

Cremona, un quarto ufficiale con poca personalità, un arbitro con poco buon senso, un allenatore sanguigno, a volte un po’ troppo, ma che chiede rispetto. Chiudete gli occhi e appaiono nell’ordine inverso José Mourinho, il direttore di gara Piccinini e il “quarto uomo” Serra (quello deferito con la pec avariata e dunque illeso dal caso del 28 febbraio 2023 e che ora fa danni al Var, come domenica pomeriggio in Lazio-Lecce). Fake: si tratta di Gian Piero Gasperini allo stadio Zini. Protagonisti avversi l’arbitro Giovanni Ayroldi di Molfetta e il quarto ufficiale Valerio Crezzini. 

Svolgimento: premesso che Gasp in panchina è tarantolato, già ai tempi dell’Atalanta aveva un rapporto talvolta burrascoso con gli arbitri e magari non risulta neanche simpatico alla categoria che non dovrebbe vivere di simpatie e antipatie, il tecnico romanista ha ammesso di aver esagerato nel primo tempo con le proteste (giuste per altro, stando alle cronache dei moviolisti), perché Ayroldi da un fallo laterale contestato dai grigiorossi alla mezz’ora in poi ne ha combinate più di Carlo in Francia. Ha perso il controllo della gara diventando vittima dell’effetto domino di decisioni sbagliate. Ma Gasperini non è stato neanche ammonito. Ayroldi, dimenticando che l’arbitro non dovrebbe avere memoria (per evitare di commettere un altro errore) l’ha aspettato evidentemente al varco. E con lui Crezzini. Così, al minuto 62, dopo una protesta più soft di quelle del primo tempo, è stato ammonito. E undici secondi dopo, undici, espulso - salve madri e sorelle di chiunque avesse davanti - mentre diceva (sì, probabilmente urlava) «non ho detto niente». 

Un’espulsione che ha un senso regolamentare, ma molto meno senso comune, o buon senso. Un’espulsione che peserà per la squalifica che arriverà per il tecnico di Grugliasco che sarà costretto ad assistere dalla tribuna dell’Olimpico a Roma-Napoli. E non se la potrà vedere direttamente con Conte, un altro che in panchina conta. Sposta il senso delle partite, a volte proprio giocando con e contro gli arbitri. Quello che non potrà fare Gasp. Un bel danno per la Roma, un fattore in meno. Gasperini sarà il primo a esser dispiaciuto per aver perso le staffe, ma attenzione, qui ci siamo già passati con Mou. E vorremmo arbitri senza memoria a breve, medio e lungo termine.

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