Punto e virgola

Al di là degli indizi, il nome per la panchina della Roma già c’è

Difficile dar retta a chi sostiene che la Roma stia ancora sfogliando la margherita, tra un rifiuto e l’altro

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
17 Maggio 2025 - 06:00

Un indizio alla volta e l’identikit del prossimo allenatore della Roma dovrebbe prendere forma. Peccato che a volte, come vedremo, gli indizi sembrino in contraddizione tra di loro. Ieri, ad esempio, nelle more di una conferenza stampa non particolarmente memorabile, Claudio Ranieri a un certo punto ha aggiunto una frase, certo non buttata là per caso: «Nel futuro cercheremo di fare il meglio che possiamo fare seguendo anche la linea dei giocatori che abbiamo, senza stravolgere troppo la rosa». Se letta al fianco dell’altro riferimento alle due finestre di mercato di “sofferenza”, la frase induce a pensare che neanche stavolta è pronta quella rivoluzione che forse qualcuno si aspetta. In fondo, con il suo ottimo lavoro Ranieri ha già “incastrato” il suo successore: se, nonostante la sconfitta di Bergamo, nel girone di ritorno la Roma è la squadra che ha fatto più punti di tutti vuol dire che la rosa non è poi così scarsa. E quindi se magari si azzeccheranno le (poche) operazioni di mercato, l’auspicio della società (e quindi di Ranieri) è che si potranno vantare sin da subito ambizioni importanti, ovviamente senza che nessuno si senta autorizzato a chiedere alla Roma di vincere lo scudetto.

Ranieri ha poi buttato lì un altro elemento relativo alla forza dell’Atalanta, costruita in nove anni. Ma la Roma, rispetto a quando è partita l’operazione Gasperini a Bergamo, è più avanti e anche questo è un concetto che sir Claudio ha già sottolineato. A lui, insomma, il progetto Atalanta è piaciuto particolarmente e questa consapevolezza, oltre alle indiscrezioni che questo giornale ha portato all’attenzione dei suoi lettori lo scorso 21 marzo, ci portano a credere che la pista Gasperini sia ancora quella più calda. Ma il tecnico piemontese potrebbe partire con il grosso della rosa attualmente in carico a Ranieri? Difficile. Quale indizio, dunque, ci potrebbe portare sulla strada della verità? A Roma arriverà un altro “normal one” di buon senso, in grado di continuare sul solco del lavoro svolto dall’attuale allenatore, o un rivoluzionario che per rendere concrete le sue idee avrà bisogno sin dai primi giorni di grande disponibilità da parte della società (e conseguenti investimenti)?

Per quanto ci riguarda, restiamo convinti che in ogni caso la Roma abbia già scelto il suo obiettivo. A Trigoria il nome del prossimo allenatore circola già, ma probabilmente si aspetta a dirlo per una questione di opportunità legata ai risultati che sta ottenendo la squadra, e magari anche per qualche vincolo contrattuale da rimuovere prima di affidare ai comunicati l’ufficialità della notizia. Difficile dar retta a chi sostiene che la Roma stia ancora sfogliando la margherita, tra un rifiuto e l’altro: se fosse così, Ranieri e Ghisolfi sarebbero da considerare dilettanti allo sbaraglio. E non possiamo pensarlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI