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Striscione per De Rossi, multata anche una ragazza: "Col Torino niente stadio, avevo paura"

Ci ha contattati un'altra persona sanzionata con 167 euro di multa: "All'Olimpico non torno, ma andrò a Juve-Roma. Assurdo che debba sentirmi più al sicuro fuori casa"

21 Dicembre 2017 - 08:00

Pensavamo fosse l'unico, invece no. Negli scorsi giorni abbiamo raccontato la storia di Giovanni - rinominato così per motivi di privacy -, il ragazzo multato per aver sorretto assieme ad altre persone uno striscione per De Rossi. "Sangue romano... DDR nostro capitano" recitava la scritta esposta durante Roma-Spal. Non è la sola persona ad aver ricevuto una multa da 167 euro. Proprio ieri abbiamo parlato con Federica, anche il suo un nome di fantasia, che dopo aver letto i nostri articoli ha deciso di scriverci per poter contattare l'altro ragazzo multato e capire con lui cosa fare.

«Ho il biglietto di Roma-Torino ma non sono andata allo stadio perché mi sento impaurita», ci ha raccontato. «Ho un po' di ansia per ciò che è successo. Ho preso la multa facendo qualcosa che mai avrei immaginato fosse vietato. Perciò ho paura di andare allo stadio e fare qualcos'altro che io penso sia normale e che invece mi potrebbe portare a una seconda multa, con conseguenze ancora più gravi».

Ha 20 anni ed è abbonata in Curva Sud. Anche lei, come Giovanni, va allo stadio con gli amici e non fa parte di alcun gruppo organizzato. Dopo la multa inaspettata, non si fida più e non vuole altre sorprese. «Finché la situazione non sarà chiara non credo che tornerò all'Olimpico. Ma ci tengo a dire una cosa: sabato vado a Torino a vedere Juventus-Roma con tutta la tranquillità del mondo e senza un briciolo di paura che possa succedere qualcosa di simile. Perché altrove queste cose non succedono. Non è normale che uno si senta più tranquillo fuori casa che in casa propria!». Come darle torto.

La multa le è arrivata per aver violato l'articolo del regolamento d'uso dello Stadio Olimpico secondo il quale ogni striscione che viene introdotto ed esposto all'interno dell'impianto deve essere preventivamente autorizzato dal Gruppo Operativo per la Sicurezza. Anche la ragazza, come aveva fatto Giovanni, ci ha raccontato di non aver organizzato lei lo striscione per De Rossi. Ma non è questo il punto. Il punto, casomai, è capire perché si è deciso di punire chi esponeva proprio quello striscione, proprio in quella partita, e non tutti gli striscioni esposti dalla Curva negli anni scorsi, da quando è stata introdotta la regola, visto che nessuno di essi è mai stato autorizzato. E perché, tra tutti quelli che reggevano lo striscione, proprio loro due. Sempre che non ci siano altri multati. Intanto, lo stadio ha una voce in meno.

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