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Punto e virgola

Il vero obiettivo, oltre la sopravvivenza

Sospendere ora non porterebbe al fallimento di nessun club ma se non si ricominciasse a settembre allora sì che il problema sarebbe gravissimo

29 Aprile 2020 - 09:30

Come abbiamo più volte scritto nei giorni scorsi, noi come tutti gli sportivi italiani vorremmo vedere al più presto in campo la Roma e tutte le altre squadre del nostro campionato e non vediamo l'ora di poterlo fare, magari inizialmente attraverso la tv e poi dallo stadio. Ma forse ieri la Francia ha tracciato una strada che potrebbe non essere sbagliato seguire: disponendo la chiusura della stagione calcistica, vista l'impossibilità di organizzarsi per poterla terminare, il premier francese ha aggiunto che non potrà autorizzare eventi con più di 5000 persone almeno fino a settembre, di fatto ammettendo che da settembre in poi ciò possa essere al momento considerato possibile.

Forse è questo il vero obiettivo che deve porsi il nostro calcio anche per la sua stessa sopravvivenza: sospendere l'attuale campionato non porterebbe al fallimento di nessun club, ma se non si ricominciasse a giocare nella nuova stagione, con possibilità di far ripartire i ricavi dei diritti tv e del botteghino, allora sì che il problema sarebbe gravissimo. Concentriamoci su questo, allora. Lavorino tutti insieme, Lega, Figc, Coni, Arbitri, Allenatori e Giocatori, Broadcaster e Sponsor, su questo obiettivo. Per fare ripartire il calcio secondo il suo regolare calendario e con i tifosi dentro gli impianti. E con le regole di sicurezza che l'estate e la presumibile uscita dall'emergenza ci consentiranno di stilare.

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