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a bocce ferme

La Roma si specchia in Tammy e risorgerà

Il momento giallorosso si riflette in quello che sta vivendo Abraham. Sarà lui a traghettarci fuori dal fango e a gennaio sarà tutta un'altra cosa

Abraham in allenamento a Trigoria

Abraham in allenamento a Trigoria (GETTY IMAGES)

09 Ottobre 2022 - 11:14

Serata da romanisti in vecchio stile quella trascorsa all’Olimpico contro il Betis di Siviglia, dove è andato tutto storto, a partire dal risultato, che ci costringe a pensare al Ludogorets, al secondo posto, e a chi retrocederà dalla Champions League. Nel primo tempo hanno giocato meglio loro, nel secondo meglio noi, ma loro ci hanno fatto gol sia nella prima frazione che nella seconda. Il mister consegna spontaneamente il centrocampo agli spagnoli, immagino per colpire di rimessa. Ma davanti qualcosa ancora non va. Solo la linea dei tre difensori convince davvero. E pure regazzino Zalewski, nella circostanza, fa un partitone. I due centrali di centrocampo sono davvero lenti quando li vedi a confronto con quelli che corrono sul serio, basta un uno-due per saltarli. Certo l’assenza di Wijnaldum è mortale per noi. Speriamo di averlo di nuovo in palla a gennaio. E che qualcuno dei giovani si faccia avanti per il centrocampo. Sul primo gol mi pare che Rui vada giù lento, ma forse non vede partire il pallone. Ma mi ha convinto ancora meno sul secondo gol loro: una volta che Spina è stato superato, ha letto male la situazione, insomma ha sbagliato, e l’avversario colpisce di testa, è ovvio che metterà una palla lunga sul secondo palo. E tu perché resti sul primo di palo? Certo ci ha detto male, loro hanno trovato due euro - gol incredibili, noi abbiamo sbagliato ogni occasione, e in più, come sempre, all’Olimpico si vedono i portieri avversari più forti del mondo. Da segnalare il secondo rigore su Cristante, e un paio di cartellini a Pezzella non dati. C’è da dire che loro sono uno squadrone (stanno facendo un campionato pazzesco al paese loro) e che l’Europa League è più rustica della Conference. Ma secondi ci possiamo arrivare. Zaniolo dovrebbe alzare la testa dal pallone, e stare più attento ai provvedimenti disciplinari; giallo con l’Inter, rosso col Betis, non se pò senti’. E in più mi pare che senza Pellegrini si fatica il doppio a fare risultato. Stavamo così, se non peggio, l’anno scorso dopo Bodø, perciò non farei tragedie. 

In conclusione penso che questo momento della Roma sia lo specchio del momento che vive Tammy Abraham; è un ragazzo d’oro, professionista esemplare, innamorato dei nostri colori, vedrete che uscirà da questa situazione e sarà proprio lui a traghettare la Roma fuori dal fango. Una tifoseria normale non si sarebbe esaltata per la vittoria a Milano e non si sarebbe abbattuta per la sconfitta col Betis. Ma noi non siamo una tifoseria normale. Dispiace per le foto di Roma deturpata dai tifosi, ma credo che ormai si sappia anche all’estero che qui chiunque può fare quello che vuole senza incorrere in nessun tipo di problema. Guardiamo avanti adesso, portiamo a casa questa prima parte di questa strana stagione segnata dal Mondiale nel modo più proficuo possibile, vedrete che a gennaio si presenterà un’altra Roma con tutti gli effettivi. Dobbiamo stare leggeri, come Camara a Milano, che ogni volta che ha preso il pallone ha tirato da dovunque stava, senza nemmeno pensarci. Forza Roma

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