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A bocce ferme

Le due facce della Roma

Le partite contro Torino e Bologna sono una l'opposto dell'altra. Arbitri e terreno di gioco non aiutano gli uomini di Mou, però sempre Forza Roma

Nicolò Zaniolo in Roma-Torino (Getty Images)

Nicolò Zaniolo in Roma-Torino (Getty Images)

04 Dicembre 2021 - 11:00

Col Torino tutto bene, una partita che mi ha ricordato quelle dei tempi del Flaminio: tutti cattivi appresso al pallone. Per Rui Patricio normale amministrazione, perché in difesa con Smalling è un'altra musica; se sta bene fisicamente è un giocatore di un'altra risma. Anche Mancini vicino all'inglese è più tranquillo. Ibanez bene, si rende protagonista di un intervento pazzesco su Singo, che ci aveva pure segnato a Roma ed è uno di quelli che gli ultimi dieci minuti te fa vedè i sorci verdi, e je da ‘na bella imparata de creanza. L'ho perdonato per questa ammonizione. Karsdorp un moto perpetuo. Pellegrini esce per C. Perez che strappa la sufficienza. Do 6 pure a Diawara. Mkhitaryan fantastico, in quella posizione riesce a fare sempre male, come nel caso della palla per il gol di Abraham. Il Faraone a tutta fascia mi è piaciuto. Zaniolo il secondo tempo ha giocato di nuovo come piace a lui: uno contro tutti. Abraham segna. Insomma tutto bene, quelle domeniche bellissime dove vedi una partita brutta ma vince la Roma. Ecco contro il Bologna è successo esattamente il contrario: prestazione comunque orrenda, e in più hanno vinto loro. E rosico non solo per il risultato, quello è il meno. Rosico perché se avessimo segnato subito, la partita che hanno fatto loro poi l'avremmo fatta noi. Sono le partite nelle quali vince chi si difende. E noi questo lo sappiamo fare. Invece la Roma prende gol nell'unica occasione del Bologna, e poi si mostra timida, timorosa, confusa. E così nella stessa settimana siamo passati da stare ad un passo dalla Champions a tornare nella mediocrità di quella fetta di classifica dove ci stanno le squadre a 24/25 punti. Che potrebbe essere il posto nostro, come sostengono i giornalisti sportivi, eterni detrattori della Roma. La questione comunque è sempre la stessa: quando c'è da fare il salto toppamo sempre. Per sistemare le cose ci vuole il mercato di gennaio, abbiamo bisogno di qualche acquisto, e di qualche acquisto che faccia il titolare. Oltre che di recuperare Spinazzola, confermare la condizione di Pellegrini e sperare che Smalling continui così. Dopo di che un pari ci stava tutto.
Detto questo oggi ho fatto una cosa che andrebbe sempre fatta: me so rivisto la partita; ora è chiaro che Mourinho sia antipatico, Zaniolo non ne parliamo, ma quando ho visto C. Perez che prende il giallo al primo fallo e l'arbitro aveva già il cartellino in mano, me s'è fatto chiaro pure che paghiamo la sospensione che per causa nostra hanno dovuto comminare a Maresca. La casta non se le scorda mica ste cose. Il direttore di gara ha puntato ogni nostro diffidato per tutta la partita, mentre quelli del Bologna hanno serenamente menato come maniscalchi. Il campo poi era un campo di patate bombardato dall'aeronautica. Sul gol loro traiettoria infame, campo scivoloso, e il diavolo che dirige il pallone all'angolino dove Rui non può arrivare. Finisce che arriviamo alla prossima con diffidati, ammoniti, squalificati, Felix Afena ammalato, il Faraone infortunato, Pellegrini pure. È che la Roma quando vince vince e basta, ma quando perde ogni volta pare Caporetto. Però sempre forza Roma regà.

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