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L’anima orgogliosa di un gruppo ritrovato

Ora non ci si può più fermare: Cagliari (senza Barella), Genoa e Juventus sono gli ostacoli fino a Natale. Ci vorrà lo stesso slancio

L'esultanza dopo il gol di Under, di LaPresse

L'esultanza dopo il gol di Under, di LaPresse

03 Dicembre 2018 - 10:52

Se l'arbitro Rocchi è stato il peggiore in campo in assoluto e l'unico sconfitto della serata, la partita dell'Olimpico ha avuto comunque i suoi vincitori: sono Di Francesco e l'anima della Roma. Ci metteremmo anche Spalletti, perché i due tecnici hanno cercato entrambi la vittoria in ogni momento della partita e con qualsiasi parziale maturato, onorando il compito non solo di guida di due delle migliori squadre del campionato (arriverà anche la Roma a prendersi posizioni più consone), ma anche di rappresentanti di una scuola allenatori che ancora una volta ha qualcosa da insegnare a tutto il mondo. Però poi quelle reazioni isteriche per un fallo evidente a metà campo (con inevitabile espulsione) e le dichiarazioni poco gradevoli per pareggiare mediaticamente l'eco dell'obbrobrio di Rocchi (cercando di richiamare l'attenzione sulla spallata tra Manolas e Icardi) annacquano un po' i meriti di Spalletti e allora ci soffermiamo soprattutto sulla bella prestazione della Roma che nonostante le tante avversità (nella formazione obbligata dagli infortuni, ovviamente dalle decisioni di Rocchi, ma anche di fronte al doppio svantaggio con le inevitabili connotazioni psicologiche) è riuscita a risalire stavolta la montagna che si è trovata di fronte rischiando pure di uscirne trionfatrice.

Di fronte aveva un'Inter in salute e in fiducia, ben allenata, senza impacci psicologici, senza pressioni di classifica. Eppure la squadra di Di Francesco ha lottato e costruito, evidenziando trame di gioco chiarissime e personalità da vendere, nei giocatori da cui te l'aspetti (Manolas, Kolarov, Olsen, Nzonzi), ma anche  nei giovani ormai ripetutamente sollecitati (con uno Zaniolo in versione sontuosa proprio di fronte alla sua ex squadra e chissà davvero alla fine della storia chi avrà fatto l'affare migliore, se l'Inter a prendere Nainggolan o la Roma a prendersi tanti soldi, Santon e questo ragazzino in piena maturazione). Dev'essere la base per ripartire: ora Cagliari (senza Barella) e Genoa, prima della Juve. Per passare un bel Natale serviranno altre tre prestazioni così.

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