Gasperini, pure le virgole
In pochi mesi ha creato una squadra romanista, che vince o perde, mai pareggia e sempre lotta. Che onora la Lupa nell'unico modo che io conosca: il lavoro. Seguitelo e basta
(GETTY IMAGES)
Vi svelo perché la Roma ha perso gli scontri diretti. Giuro lo so, anche se è un grande segreto. Eccolo: Inter, Napoli, Milan e Juve sono più forti! Non ve l’aspettavate ma è così, e normalmente nel calcio, ma anche nello sport, nella vita, chi è più forte vince. Stranissimo. Quando ci stanno le eccezioni – tipo Davide contro Golia, ma quella è letteratura – uno se le ricorda apposta perché sono eccezioni. E comunque contro Inter e Milan la Roma, che ha una rosa inferiore persino all’Atalanta (mettetele a confronto) meritava almeno il pari, e con la Juve nel primo tempo ha giocato meglio, solo col Napoli ha dato l’impressione di non essere all’altezza, almeno quella sera. E con tutte ha perso solo per un gol. Eppure è quarta, quando l’anno scorso di questi tempi affogava nel lago di Como con Gabrielloni, stava sotto una quindicina di punti dalla Fiorentina prima, 18 in meno della lazio che adesso, battuta da Pellegrini, è a meno 7; sotto al Bologna da Champions prima con Motta, e poi addirittura con la coccarda d’Italiano, e sopra la Juve che in attacco ha sei giocatori che giocherebbero tutti titolari nella Roma. Tutti. Sempre.
La Roma è anche meno forte dell’anno scorso: sono andati via titolari come Saelemaekers e Paredes, e solo Wesley di quelli arrivati va in formazione dall’inizio. Senza considerare che Gasperini Angeliño non ce l’ha mai avuto. Tutte queste righe sopra per dire che noi dobbiamo capire bene, ma bene eh, che abbiamo un grande valore: Gasperini. In pochi mesi ha creato una squadra romanista, che vince o perde, mai pareggia e sempre lotta. Roba da sigla di cartone animato. L’eroe che ucciderà i mostri sotto il nostro letto, che dice tutto in diretta senza fronzoli e senza paura, e che onora la Lupa nell’unico modo che io conosca: il lavoro. Se non lavori bene non giochi, se sei stanco nemmeno riposi, devi semplicemente non esserlo. Come fare non so, problemi tuoi: fallo. Senza pose, senza ruffianerie, senza proclami. Senza alibi: uno che inizia un nuovo ciclo in una piazza abituata alla burocrazia e alla furbizia delle parole, potrebbe ancora dire che ci vuole tempo, che la squadra è chiaramente incompleta, che avrebbe voluto almeno tre attaccanti diversi, che negli ultimi 18 anni qui ha vinto solo Mourinho. Sui social va un po’ di moda il fatto che non sia mai andato sotto la Curva. Ma che vor dì? Vivaddio, lascia spazio ai giocatori, la Roma va onorata solo per come lavori. Per la quota di ribellismo che c’è sempre dopo un ko per far vedere che si è duri e puri e veramente della Roma, un suggerimento: la più aspra critica da fare è proprio appoggiare Gasperini che chiede calciatori alla società. Pure questa è matematica. Come se sei più forte vinci. Anche se Gasperini continua a dire che la Roma comunque è forte e vincerà. Lui è dalla panchina che vuol far alzare il “Maracanà”..
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