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Storie di Roma-Fiorentina: l’inno che parte e il tacco di Falcao

Contro i viola a Campo Testaccio l'esordio in giallorosso di Amadei e la prima di "Roma Roma" all'Olimpico. Tanti gli ex, da Prati a Maldera, da Batistuta a Toni

01 Novembre 2020 - 13:56

Esordi eccellenti, doppi ex in campo e in panchina e momenti storici. Roma e Fiorentina è una sfida che porta con sé tante cose da conoscere per capire che si tratta di qualcosa di più di una semplice partita. Come quando, quasi casualmente, per la prima volta allo Stadio Olimpico si sentì l'inno "Roma Roma" di Gepy e Venditti. Era il 15 dicembre 1974 e lo diffuse l'addetto all'impianto radio dopo il gol vittoria di Penzo al 23' della ripresa. Durò solo pochi secondi, ma fu l'esordio di quelle note che ancora accompagnano la squadra quarantasei anni dopo prima del fischio d'inizio di ogni partita.

A proposito di debutti importanti, fu proprio in un pareggio per 2-2 contro la Fiorentina che vestì la maglia giallorossa per la prima volta Amedeo Amadei. A Campo Testaccio il 2 maggio del 1937 "Fornaretto" stabilì il record come più giovane esordiente in Serie A: aveva quindici anni nove mesi e sette giorni, primato finora soltanto eguagliato da Pietro Pellegri il 22 dicembre 2016 con la maglia del Genoa. Il legame tra viola e giallorossi è passato anche per un gemellaggio tra le tifoserie tra la fine degli Anni 70 e l'inizio degli Anni 80, naufragata poi del tutto nell'anno del secondo tricolore giallorosso. Per chi ha memoria di quegli anni è impossibile dimenticare anche il tacco volante con cui Paulo Roberto Falcao servì Pruzzo per il colpo di testa vincente. Quella partita del 25 ottobre 1981 lascia anche un ricordo doloroso, ripensando al primo grande infortunio di Carlo Ancelotti.

Tra campo e panchina

Roma-Fiorentina è anche gara di tanti ex, come in campo, così sulla panchina. Tra i giocatori si va a Da Costa, Prati e Graziani, passando per Superchi, Vierchwood e Maldera, fino ai più recenti Batistuta, Toni, Salah e Zaniolo. Tra i tecnici impossibile non citare Bernardini, Liedholm, Mazzone, Eriksson, Ranieri e Montella.

Campioni in rosa

Una sfida con tanta storia che oggi si ripete all'Olimpico e in campo ci saranno due giocatori con un palmarès di livello tale da dare lustro alla partita stessa. Pedro da una parte e Ribery dall'altra: in tutto contano 53 titoli. Ne ha di più il romanista, che nei suoi 29 vanta anche un Mondiale e un Europeo con la Spagna. Per il francese brillano le nove Bundes vinte con il Bayern.

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