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il caso

Trigoria, i nazionali negativi al Covid: oggi decisivo il nuovo test

I quattro azzurri e Dzeko sottoposti al tampone dopo la positività di 4 membri dello staff azzurro e del ct bosniaco

Leonardo Spinazzola contro l'Irlanda del Nord, di LaPresse

Leonardo Spinazzola contro l'Irlanda del Nord, di LaPresse

02 Aprile 2021 - 07:53

L'ansia era cominciata a salire nella notte tra mercoledì e giovedì. Cioè quando dalla Lituania è trapelata, al termine della partita degli azzurri, la notizia che quattro membri dello staff della Nazionale erano risultati positivi. Notizia che non poteva non generare preoccupazione in tutti i componenti della comitiva azzurra: staff, medici, magazzinieri, fisioterapisti e calciatori. Di conseguenza allarme in tutte le società coinvolte. Che ieri, quando gli azzurri sono tornati, hanno sottoposto tutti i giocatori a una tornata di tamponi. Così è arrivata la notizia dalla Juve della positività di Bonucci. Così, nel pomeriggio, è stato dato alle stampe un comunicato dal Sassuolo in cui il club emiliano ha ufficializzato che «a scopo precauzionale» domani non saranno a disposizione i giocatori convocati con l'Italia: Berardi, Caputo, Locatelli e Ferrari, con i primi due, peraltro, che già di fatto De Zeri non avrebbe potuto utilizzare perché alle prese con un infortunio riportato in Nazionale.

E così è cresciuta l'ansia nell'attesa di conoscere il responso dei tamponi effettuati a Trigoria a tutti i giallorossi, a cominciare dai cinque nazionali. I quattro azzurri (Pellegrini, El Shaarawy, Spinazzola, Mancini), più Dzeko causa la positività del ct della Bosnia.

Il risultato per tutti è stato negativo. Peraltro le maggiori preoccupazioni erano per Spinazzola e Mancini (qualche mese fa risultò come falso positivo), visto che gli altri tre hanno già dato in questo senso. Anche se è vero che con queste maledette varianti il rischio di riprenderselo c'è. Così ieri i giocatori hanno svolto il loro lavoro personalizzato, attendendo a Trigoria l'esito dei tamponi e poi sono tornati a casa rispondendo alla regola del protocollo che vuole casa, lavoro, casa, gli unici spostamenti consentiti. L'allarme, purtroppo, non è cessato.

Come ormai sappiamo sin troppo bene, questo maledetto virus ha un'incubazione che può variare, in media, dai tre ai sette giorni. E questo vuole dire che stamattina a Trigoria almeno i cinque nazionali si sottoporranno a un nuovo test (e poi si alleneranno). Una volta, speriamo, che sarà ribadita la negatività, Pellegrini, El Shaarawy, Mancini, Spinazzola e Dzeko partiranno regolarmente per il ritiro (a Parma) in vista della sfida di domani pomeriggio a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Ma la questione non sarebbe ancora risolta definitivamente. Perché nel giorno partita è obbligatorio (da protocollo) che il gruppo squadra si sottoponga a un test. Così stasera a mezzanotte e un minuto, nell'albergo dei giallorossi si presenteranno i medici di un laboratorio locale per sottoporre tutti a un nuovo tampone. L'esito si saprà nella mattinata di domani. Poi, sperando in una totale negatività, tutti allo stadio.

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