Due settimane per testare l'intesa tra Dybala e Soulé
In undici partiranno per le nazionali, ma Gasperini potrà lavorare con i due argentini

(MANCINI)
Ogni insinuazione pendente è stata azzerata a Pisa. E nel gioco della torre (raddrizzata) sono rimasti su entrambi. All’Arena Garibaldi Dybala e Soulé hanno dimostrato non solo che insieme possono giocare eccome, ma anche che la loro contemporanea presenza in campo è una delle principali armi a disposizione della Roma per scardinare i muri eretti dall’avversario di turno. Nell’immediato post partita Gasperini ha avuto parole d’elogio per entrambi, ben sapendo (probabilmente meglio di chiunque) quali potenzialità la coppia sia in grado di sprigionare.
In questo senso la pausa del campionato per le nazionali sembra arrivare al momento giusto: la selezione argentina ha risparmiato la convocazione a entrambi per la prossima tornata di impegni. E a Trigoria la notizia è stata accolta con soddisfazione, quantomeno dallo staff tecnico. Paulo è in piena fase di recupero della piena forma dopo gli stop accusati nella pre-season e la crescita del minutaggio fra prima e seconda giornata sta lì a certificarlo. Mati si era già comportato discretamente nella gara d’esordio; distinguendosi poi fra i più brillanti della squadra in quella successiva. Il gol decisivo è arrivato da uno spunto della Joya, trasformato in rete dall’ex Frosinone dopo la sponda di Ferguson. E il raddoppio annullato dal Var ha visto i due argentini in versione di assist-man e realizzatore. A dispetto degli assiomi precostituiti su presunte incompatibilità, il tango alle spalle della prima punta si può ballare. Soprattutto alla luce delle ultime vicende di mercato, che sul versante mancino dell’attacco hanno lasciato a Gasp il solo Bailey (infortunato), oltre agli elementi già in rosa nella passata stagione. Ora ci saranno due settimane per testare l’intesa in salsa argentina. A partire da oggi pomeriggio, quando il gruppo si ritroverà per la ripresa degli allenamenti al “Bernardini” dopo i due giorni di riposo concessi dall’allenatore.
Chiaramente l’affinità fra i due fantasisti non è l’unico tema da verificare: in undici hanno risposto alle convocazioni delle rispettive nazionali (Mancini, Pisilli, Ndicka, Koné, Ferguson, Wesley, El Aynaoui, Ziolkowski, Tsimikas, Dovbyk e Celik), ma Trigoria non si è completamente svuotata. Fra chi è rimasto nella Capitale c’è ad esempio Ghilardi, ragazzo sul quale si punta molto a medio-breve termine, ma che ancora non ha trovato spazio (anche per l’ottimo avvio di Hermoso, altro giocatore a disposizione in questi giorni). Sarà interessante capire se l’ex veronese fornirà indicazioni utili a lanciarlo da titolare già nel match in programma alla ripresa, domenica 14 all’Olimpico contro il Torino. Discorso simile può valere per Rensch, alternativa a Wesley, finora subentrato soltanto nei finali delle prime due giornate. A fare da chioccia ai più giovani i veterani Elsha e Cristante e lo stesso Pellegrini, che dopo un’estate complessa dovrà ricominciare da zero o quasi per trovare spazio.
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