Nuovo Stadio

Stadio della Roma, perizia ok: il bosco non preoccupa più. Ora riprendono gli scavi

Secondo la relazione agronomica prodotta dal Comune, l'area boschiva risulta di “scarso valore vegetazionale” e sarà facilmente compensata, come previsto

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
12 Agosto 2025 - 15:47

La speranza, condivisa tra tifosi e proponenti, è che la relazione di valutazione agronomica e certificazione delle aree boscate in zona Pietralata, redatta dal Consulente incaricato Mauro Uniformi, ovvero il Presidente Nazionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, possa aver fatto chiarezza, una volta e per tutte, sull’impatto ambientale che il progetto dello stadio di proprietà dell’AS Roma avrà sul quadrante in oggetto. Ma soprattutto avrà modo di smontare il falso mito del “bosco di Pietralata”, per molti una presenza talmente tanto vitale da dover far riconsiderare la valenza dell’intero progetto: i comitati contrari al nuovo stadio l’avevano definito un ecomostro, non tendendo conto della presenza di vegetazioni e della fauna avicola che lì viveva da decenni.

La relazione, attesa per diverso tempo, ha tolto (si spera) ogni ragionevole dubbio sulla valenza vegetazionale dell’area verde e di come la Roma potrà compensare tale presenza: «La relazione individua, attraverso una dettagliata analisi, la presenza di un’area boscata “di scarso valore vegetazionale e naturalistico, in quanto derivante da un ex coltivo/frutteto, invaso da vegetazione per lo più pioniera, sinantropica ed infestante, con qualche inserzione di esemplari autoctoni”. Un’area - si legge nella relazione - “di scarso valore ambientale e di poca naturalità derivante da una consistente pressione antropica inserita all’interno di un contesto di evidente degrado ambientale, urbanizzato e caratterizzato da infrastrutture pubbliche e private”.

Sono stati individuati 7.000 mq di aree formalmente definibili come boscate su 4 particelle di proprietà comunale, in larga parte riconducibili ad aree destinate urbanisticamente a verde urbano. Dette aree - si legge a conclusione della relazione che acquisisce anche quanto rappresentato dalla Regione Lazio durante l’istruttoria di Uniformi - potranno essere trasformate e compensate “mediante la realizzazione di un imboschimento almeno della stessa superficie in area definita” con qualità vegetazionali ed ecologiche maggiormente coerenti con il contesto ambientale».

Adesso la palla passa di nuovo alla Roma, autorizzata ora più che mai a procedere alla ripresa degli scavi nell’area dello stadio. Un lavoro propedeutico che dovrebbe poi portare il club, in pieno autunno, a presentare il progetto definitivo, che in Comune attendono con grande impazienza. Scavi, progetti e valutazioni: che del bosco di Pietralata, per favore, non se ne parli più.

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