Svilar il più determinante, l'ascesa di Soulé: la top 5 dei giallorossi nel 2025

La missione più difficile degli ultimi anni. Restare Lupa, ma travestirsi da Fenice per riuscire a rinascere dalle proprie ceneri. Era questa la situazione da affrontare per la Roma allo scoccare del 2025. Dopo aver rimesso ordine, partendo dai piani dirigenziali fino ad arrivare al campo, si è scelto di ripartire con Claudio Ranieri. E lo stesso Sir Claudio ha guidato un'impresa che ha portato i giallorossi non solo a una risalita in campionato, sfiorando un quarto posto in Champions League che avrebbe avuto del clamoroso nella passata stagione, ma anche in cima a diverse classifiche dell'anno solare, come quella dei punti accumulati in Serie A e delle difese meno battute d'Europa. Poi a giugno l'arrivo di Gasperini, Ranieri Senior Advisor e, poche settimane più tardi, il ritorno di Frederic Massara come direttore sportivo.

Un anno di rinascita, certamente. Non solo per la base dirigenziale, anche per quella sportiva. E a guidare la Roma nel momento più difficile è stato tutto il gruppo. Chi più, chi meno. Tra i calciatori più importanti per il percorso dei giallorossi nell'anno solare, abbiamo cercato di stilare i migliori cinque. A partire da quello che, con ogni probabilità, resta in ogni caso il calciatore migliore dell'anno in casa Roma: Mile Svilar. Guida una delle migliori, se non la migliore, difese dell'anno. E lo fa con personalità nello spogliatoio, sicurezza in campo e davanti alle telecamere, ma soprattutto parate su parate. Tanti i premi MVP della Serie A vinti al termine di partite importanti nella risalita giallorossa. Mile si fa sempre trovare pronto: la certezza su cui poter fare sempre affidamento. Ovunque proteggici.

Ricalcando i meriti della fase difensiva, come non citare i due pilastri del reparto arretrato. Gianluca Mancini è un sempre verde, ma l'ultimo anno è sembrato essere ancora più importante nella crescita del 23 giallorosso. Ormai leader affermato da anni, la maturazione nella gestione dei cartellini e la forma fisica sia con Ranieri che soprattutto con Gasperini, galvanizzato dal gioco del tecnico che lo ha lanciato all'Atalanta e ritrovato alla Roma. E poi, Evan Ndicka. Sempre in campo, onnipresente. Una sola assenza nella passata stagione, in Europa League. Un anno trascorso in campo: solo la Coppa d'Africa ha interrotto la sua striscia interminabile di minuti accumulati. Imprescindibile per la Roma, così come il suo compagno di reparto.

Protagonista assoluto in campo e fuori, è Manu Koné. Il centrocampista francese porta freschezza e fisicità al centrocampo giallorosso, divenendo immediatamente un titolare fisso. Straripante nei duelli e nel recuperare i palloni, oltre che nel dinamismo al centro del campo. Resta un perno centralissimo del 2025 giallorosso, anche il buon proposito per l'anno nuovo rimane la ricerca del gol (nel 2025 trovato solo nell'ultima gara dell'anno contro il Genoa di De Rossi, che tanto lo ha voluto alla Roma). Forse uno dei pochi punti deboli di Manu. Sempre in campo con Gasp in campionato, in ogni singola partita, insieme al nucleo romanista formato da Svilar, Mancini, Cristante e Soulé (con Ndicka costretto dalla nazionale).

Percorrendo tutto il campo, si termina con l'attacco. Così come questa top 5, che si conclude con Mati Soulé. L'ascesa del talento di Mar del Plata è sotto gli occhi di tutti. Preservato e rigenerato da Claudio Ranieri, spesso impiegato come esterno di centrocampo, l'argentino ha saputo ritagliarsi il suo posto e la sua importanza a suon di giocate decisive. Con Gasperini resta più libero di esprimersi offensivamente, ma, soprattutto: l'attaccante classe 2003 resta il capocannoniere della Roma nel 2025 con 10 gol segnati: il terzo calciatore stranieri a raggiungere la doppia cifra in giallorosso prima dei 23 anni. Prima di lui solo Lamela e Under.