Riproviamoci. A meno di una settimana dall’ultimo (e per ora unico) tentativo, l’Assemblea di Roma Capitale torna a riunirsi oggi per votare la delibera di Pubblico Interesse sullo Stadio della Roma. I consiglieri capitolini sono chiamati a riunirsi a partire dalle 13 per esaminare i 79 emendamenti (di cui 13 di maggioranza) e 59 ordini del giorno presentati giovedì scorso, per infine esprimersi sul testo vero e proprio della delibera. Prima però andrà verificato quanto sia stata efficace l’opera di mediazione della Conferenza dei Capigruppo, che per alcune ore ha tentato di limare le differenze di posizione presenti in Assemblea, accorpando gli emendamenti simili, trasformando in ordini del giorno quelli non ritenuti indispensabili al pubblico interesse, per provare a ridurre considerevolmente i documenti da votare realmente in Aula. Una mediazione che, per quanto ci è dato sapere al momenti in cui scriviamo, avrebbe visto convergere tutti i consiglieri di maggioranza su un maxiemendamento frutto del testo predisposto dai presidenti delle Commissioni che hanno esaminato il provvedimento, integrato da alcune proposte dei singoli consiglieri, convinti a rinunciare ad altre pretese (con qualche difficoltà di troppo forse). Anche i consiglieri del Gruppo Udc-FI hanno alla fine accettato la mediazione proposta dalla maggioranza. Posizione più che conciliante anche per i consiglieri di Lega e Azione, che hanno accettato di riconvertire le loro proposte in ordini del giorno, e con un piccolo distinguo per i rappresentanti di Italia Viva (sono rimasti in ballo solo due emendamenti). Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle invece hanno chiesto di esaminare tutti i loro emendamenti in aula, rifiutando la mediazione. Con sfumature diverse ovviamente. I primi hanno dato la sensazione di essere ancora disponibili a trattare, e potrebbero accontentarsi anche solo di un risultato parziale. I secondi sembrano più battaglieri. Chiariamo un aspetto che non va ritenuto secondario: l’approvazione della delibera non sembra essere in alcun modo in discussione, la volontà del Sindaco Roberto Gualtieri e della maggioranza che lo sostiene non ha mai vacillato, ed i numeri in Consiglio non lasciano spazio a rischi di sorta. Quello che è in ballo, e su cui si lavora senza sosta, è ottenere una larga, se non unanime, condivisione del progetto. Fatto che non solo avrebbe una valenza politica per tanti versi inedita nella nostra città, ma che permetterebbe allo Stadio un iter decisamente più tranquillo. Il progetto definitivo (quello che la Roma dovrà presentare dopo il pubblico interesse) dovrà infatti passare il vaglio della Conferenza dei Servizi Decisoria, che verrà convocata in capo alla Regione Lazio, a guida centro-destra.
