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La partita

La Primavera sfida il Sassuolo, De Rossi: «Sarà gara chiusa»

Il tecnico: «Non troveremo molti spazi, loro hanno gente veloce». I giallorossi cercano continuità: nelle 6 gare del 2021 due vittorie, due pareggi e due sconfitte

Ruben Providence, di LaPresse

Ruben Providence, di LaPresse

06 Marzo 2021 - 09:40

Serve continuità alla Roma Primavera, capolista solitaria, ma reduce da una serie altalenante di risultati: alle 13 al Tre Fontane (in diretta su Roma Tv e SportItalia) arriva il Sassuolo, squadra di metà classifica, ampiamente alla portata dei giallorossi. I neroverdi nelle prime 12 partite di un campionato in cui finalmente tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di volte (almeno fino a domani: Torino-Empoli è stata rinviata a data da destinarsi, vista la situazione dei granata, che hanno saltato le ultime due gare di serie A) hanno rimediato 4 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte. In estate hanno cambiato tecnico, ingaggiando, al posto di Francesco Turrini, ex ala di Piacenza a Napoli, l'ex regista di Bari, Fiorentina e Under 21 Emiliano Bigica, reduce da un triennio sulla panchina della Primavera dei viola. A inizio stagione Bigica poteva contare su Brian Safo Oddei, figlio di ghanesi ma cresciuto in Emilia: ala destra, velocissimo, più portato all'assist che al gol, nel corso della stagione è stato promosso da De Zerbi, che gli ha fatto giocare tre spezzoni in Serie A. Con lui in campo la Primavera aveva rimediato 3 vittorie nelle prime 3 partite, trovandosi sorprendentemente prima insieme ai giallorossi, poi la media punti si è decisamente abbassata. Con tutto che a gennaio il club ha operato bene sul mercato, ingaggiando due titolari di valore, il difensore centrale olandese Ryan Flamingo, e la punta centrale Luigi Samele, passato per le giovanili di Foggia e Teramo, 12 presenze e un gol in C nei sei mesi a Monopoli, prima di passare in neroverde. E nell'ultima gara, pareggiata 1-1 con il Genoa, si è visto nel finale anche il colombiano Yeferson Paz, classe 2002, altro acquisto di gennaio, teoricamente per la prima squadra. A novembre era arrivato il francese Isaac Karamoko, esterno d'attacco ex Paris Saint-Germain, proprio come il romanista Ruben Providence, che tornerà a disposizione oggi, dopo aver saltato tre gare per un infortunio muscolare rimediato allenandosi con la prima squadra: il romanista, di un anno più vecchio, è titolare, l'altro ancora no. Avrà abbondanza sugli esterni Alberto De Rossi, visto che sono a disposizione anche Podgoreanu e Ciervo, qualche problema in più al centro, visto che all'assenza di Zalewski si è aggiunta anche quella di Bove. Resta a disposizione Milanese, autore del magnifico gol del vantaggio domenica sul campo della Sampdoria, gara poi finita 1-1, portando in perfetta parità il bilancio del 2021 (in campionato): due sconfitte (Spal e Inter), due pareggi (Cagliari e Samp), due vittorie (Torino ed Empoli). Torna Feratovic dopo la squalifica, tre ragazzi alla prima convocazione: l'esterno Ngingi e la mezzala Logrieco, dall'Under 18, e il regista dell'Under 17 Giacomo Faticanti.

Parla il mister
«Sarà una partita chiusa, difficile - ha dichiarato De Rossi a Roma Tv - davanti hanno gente molto rapida, veloce, tecnica. Non ci saranno grandi spazi, ma i ragazzi hanno le capacità e le qualità per trovarli anche dove non ci sono. Adesso sono tutte partite impegnative ed è un vantaggio per tutti, soprattutto per noi dello staff, perché non dimentichiamoci che siamo qui per cercare di completare la formazione di questi ragazzi che il prossimo anno incontreranno altre difficoltà nel mondo degli adulti». Difficoltà come quelle che ha incontrato la Roma domenica a Bogliasco, con la Samp. «Non vincere una partita così, che meritavamo di portare a casa, dà fastidio. Non lascia molto soddisfatti. Però poi c'è da sottolineare la prestazione, soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo fatto bene in casa della seconda in classifica, formazione che ha dato del filo da torcere a tutte le squadre più attrezzate del nostro campionato. Adesso guardiamo avanti. Queste 4 partite prima della sosta per le nazionali ci diranno chi siamo. Noi lo sappiamo, ma dobbiamo anche dimostrarlo».

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