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I 3 giorni di Stefano Turati: dai 4 gol dalla Roma all'esordio in Serie A contro la Juventus

Il 18enne era in porta al Tre Fontane contro la Roma Primavera e era stato trafitto quattro volte. Oggi il debutto a sorpresa per il forfait di Pegolo

Turati esulta dopo una parata contro la Juventus, di LaPresse

Turati esulta dopo una parata contro la Juventus, di LaPresse

01 Dicembre 2019 - 14:31

Due giorni prima di esordire in serie A davanti a Dybala e Cristiano Ronaldo, strappando un punto a una Juventus che in casa aveva vinto sempre, il 18enne portiere Stefano Turati aveva preso 4 gol al Tre Fontane contro la Roma Primavera, da Bianda, Semeraro, Zalewski (su rigore) e Tall. Senza fare una gran figura peraltro, visto che il raddoppio di Semeraro era sostanzialmente un cross sbagliato, che il primo portiere nato dopo il 2000 a giocare in serie A aveva valutato molto male. Da quel momento non ha dovuto fare interventi di particolare difficoltà, per riscattare quell'errore. Nato a Milano, aveva giocato nell'Inter, e sostanzialmente era stato scartato: era finito al Renate, quaranta chilometri dal capoluogo lombardo, serie C e piano C per chi non viene confermato dai nerazzurri, in cui avevano giocato anche Di Gregorio e Cincillà, i primi due portieri quando si affacciò come terzo.

Preferito a Russo

Un paio d'anni fa lo aveva preso il Sassuolo, prima per la Berretti, poi per la Primavera: quest'anno solamente tre partite, con ben 10 gol subiti, uno score non molto incoraggiante. Da sei partite andava in panchina in serie A per l'infortunio di Pegolo, 38enne secondo di Consigli, che non stava bene da qualche giorno, e stamattina ha dato forfait. E De Zerbi gli ha dato fiducia, a sorpresa, visto che aveva a disposizione anche Alessandro Russo, classe 2001 come lui, che il Sassuolo ha preso in estate dal Genoa, dando in cambio un giocatore di prima squadra come l'ex Juve Cassata. Turati non ha mai giocato con le nazionali giovanili, Russo le ha fatte praticamente tutte: un anno fa era il titolare dell'Italia che ha giocato l'Europeo Under 17, con Riccardi numero 10 e capitano, perdendolo solamente in finale ai rigori contro l'Olanda. Ma il tecnico dei neroverdi ha preferito l'altro, e i fatti gli hanno dato ragione: sicuro nelle parate ordinarie, nessuna colpa sui gol (il primo di Bonucci era molto angolato, il secondo era su rigore), una punizione di Ronaldo alzata in angolo, un grande intervento su Dybala al 73'.

Turati in campo contro la Roma Primavera @LaPresse

Meglio di Buffon (oggi)

A due minuti dalla fine stava per rovinare la sua favola, lasciandosi scappare un tiro di Ramsey, proprio come Buffon aveva fatto a inizio ripresa con il tiro di Caputo. Solo che Buffon ha raccolto la palla in rete, Turati – che è nato quando il collega (che a fine partita gli ha fatto i complimenti) iniziava la sua carriera in bianconero – si è tuffato all'indietro e l'ha recuperata prima della linea. "Non so veramente che dirti, sono sconvolto", ha risposto il ragazzo al cronista di Dazn, a fine partita, dopo aver lanciato ai tifosi la maglia dell'esordio (ma quella del secondo tempo: la prima l'ha tenuta). E poi ancora, a Sky: "Sono arrivato al Mapei sabato mattina per l'allenamento: ero appena tornato dalla partita con la Primavera e ho saputo che avrei potuto giocare. E ieri sera l'ho saputo ufficialmente. La parata che mi è sembrata più difficile era quella su Ronaldo, Buffon è stato molto emozionante. Tre giorni fa l'ho visto in tv e oggi era vicino a me: mi ha detto che sono stato bravo. Una cosa veramente folle, bellissima". Con quel pizzico di fortuna che devono avere i terzi portieri per poter dimostrare il loro valore.

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