Settore Giovanile

Difesa top anche in Primavera: solo 5 i gol subiti nelle prime 7 dalla Roma

La squadra ha beneficiato del passaggio alla retroguardia a tre, composta da Mirra, Seck e Nardin. Un lavoro corale che ha permesso di incassare poche reti

Da sinistra a destra, il capitano Jacopo Mirra e Mohamed Seck

Da sinistra a destra, il capitano Jacopo Mirra e Mohamed Seck (MANCINI)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
07 Ottobre 2025 - 13:39

In Primavera come in prima squadra. Non per quanto riguarda il piazzamento in classifica, almeno per ora. Ma c'è una fase difensiva robusta (ed efficace) che sta caratterizzando le prime uscite stagionali della nuova Roma targata Federico Guidi. Che col cambio di modulo, e il passaggio alla retroguardia a tre, ha dato una svolta al gruppo. Posizionamenti più idonei, marcature preventive, aggressività ritrovata. E una lucidità che valorizza ancor più la difesa giallorossa. Al centro del discorso c'è Jacopo Mirra: il numero 14 era infortunato, ma dal ritorno, alla quarta di campionato, ha ritrovato il campo e permesso alla squadra di cambiare pelle. Dal 4-3-2-1 al 3-4-2-1. Necessario.

Così, la Roma ha acquisito stabilità. Già con la Fiorentina: Mirra, Seck e Nardin dietro, con Lulli (fenomenale in progressione e in contenimento) e Cama sulle fasce, a garantire copertura ai lati; e poi i due centrocampisti, Bah e Romano, bravissimi a tenere il campo. Senza dimenticare gli attaccanti. Un lavoro corale, svolto alla grande. Un gol coi Viola, al Tre Fontane, è arrivato, ma è stato ininfluente. Decisivo, invece, quello del Genoa al "La Sciorba"; in una gara in cui, comunque, la squadra di Guidi è riuscita a replicare posizionamento e attenzione messi in atto precedentemente. È stato un episodio a deciderla. Successivamente, la Primavera non ha subito gol per due gare. Col Frosinone (1-0) e col Napoli (2-0), due vittorie con clean sheet. Anche e soprattutto grazie alla fase difensiva.

Federico Nardin in campo con la Primavera (MANCINI)

Individualità importanti

A dare valore al tutto, c'è un terzetto niente male. Scelto da Guidi per quattro gare di fila e mutato solo in occasione della sfida ai rossoblù, quando Seck è uscito all'86'. Quindi, 356 minuti più recupero insieme. E qualità imprescindibili: tanta fisicità, eppure un atletismo adatto all'occasione. Con Mirra e Nardin spesso protagonisti nell'uscita palla al piede. Per non parlare dell'abnegazione degli esterni, specie quella di Lulli. Attacco, difesa, gestione. Tutto fatto al meglio delle proprie possibilità.

E i numeri non mentono. Perché al momento, la Roma è la seconda miglior difesa, con 5 reti subite, proprio come il Parma. Dietro a Genoa (primo) e Lazio, 4 gol. Ottimi anche quelli individuali, per quanto riguarda prettamente i difensori: come i 7 duelli su 11, arricchiti da 6 chiusure difensive, vinti da Mirra col Napoli; oppure i 2 tiri respinti (decisivi) da Seck. Dati pregevoli, in un campionato in cui, per il momento, sono stati segnati già 180 gol (quasi 3 per partita). Significa avere attenzione. E una costanza ritrovata anche grazie alle intuizioni del tecnico.

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