AS Roma

La Roma sopra ogni cosa. La Sud guida l’entusiasmo Olimpico

La squadra che morde su ogni pallone si prende lo stadio. Tanti applausi per Gasperini. Ranieri in tribuna con Massara

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
24 Agosto 2025 - 07:00

Aria di primo giorno di scuola all’Olimpico. Dove ci eravamo lasciati siamo tornati. È un sabato d’agosto con la città quasi vuota, anche perché lo stadio è pieno in ogni ordine di posto, 63.681 segna il contatore giallorosso, per il 71° sold out della gestione Friedkin. Voglia di Roma e entusiasmo alle stelle, ma soprattutto tanto colore. Specie  per le tante nuove maglie ufficiali che si vedono sugli spalti e fuori. Colore come sempre e di più in Sud, dove spiccano le tante maglie rosse tutte uguali del gruppo Roma in basso al centro. 

Rinnovati e comuni intenti anche per la Curva Sud, con vecchi, semplici e essenziali ideali romanisti: «Questa la nostra linea di condotta: non importa quanto impervio sia il cammino, amarti è il nostro giuramento, combattere per te il nostro destino», recita lo striscione, firmato Curva Sud, che campeggia al centro del settore poco prima del fischio d’inizio. La Roma prima di tutto, è il messaggio, tutto ciò che non è Roma, Romanismo, deve restare fuori dalla curva e dallo stadio.

Ranieri, come annunciato, è in tribuna vip (vicino a Massara). Gremita anche quella, per l’occasione: da Noemi e Damiano dei Maneskin che sfoggia la maglia bianca con i bordi verdi andata a ruba in estate. Nei paraggi anche Zibì Boniek e Roberto Mancini, seduti l’uno accanto all’altro. «Sì allo stadio a Pietralata», scrivono a caratteri cubitali in Tevere. Primi applausi per Gian Piero Gasperini all’annuncio della formazione, tarantolato e visibilmente felice alla fine per la vittoria nella partita numero 600 della carriera. Una Roma gagliarda che scalda lo stadio pur senza sussulti, sfiorando però il vantaggio più volte.

Al 29’ finisce la partita di Immobile, avversario di tanti derby, e il pubblico lo becca fino ad accompagnarlo fuori dal campo. Applausi all’intervallo e fiducia per la ripresa, con Dybala che prepara il suo ingresso, osannato dallo stadio senza aver fatto ancora nulla. Poi ci pensa Wesley a prendersi lo stadio: un motorino che trova anche il suo primo gol in Serie A. Un gol da difendere, tutti insieme, aggredendo e mordendo l’avversario, con il pubblico infuocato a ogni riconquista di palla (neanche fosse un gol) e con il sottofondo di una curva immensa, sulle note della Colegiala versione giallorossa. Insomma, tutti uniti: «Al di là del tempo inseguiamo il sogno, Roma combatti con noi», come dice uno striscione in Distinti Sud. Chi ben comincia è a metà dell’opera.

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