
Quanti gol Cancellieri, il raccattapalle spinto con lo Shakhtar sta diventando grande
Dall'Aurelio a Bruno Conti alla tripletta contro il Lecce. Ora la Nazionale lo osserva

Matteo Cancellieri, di Mancini
Tre gol in un tempo, poi il tecnico dell'Under 17 lo ha richiamato in panchina: Matteo Cancellieri ha indirizzato la partita con il Lecce - che si era portato in vantaggio a Trigoria, prima di perdere 8-1 - e a quel punto non c'era più motivo di tenerlo in campo, in una situazione già sistemata. C'era Massimo Piscedda a vederlo, e la relazione sarà decisamente positiva: il numero 7 dei 2002 della Roma non è mai stato convocato in azzurro, ma il suo momento arriverà presto. Non subito, perché i suoi coetanei sono impegnati proprio in questi giorni nel primo girone di qualificazione all'Europeo, in Croazia (sabato l'esordio, 7-0 contro Andorra, alle 11 di oggi seconda gara con l'Armenia, venerdì chiusura con i padroni di casa), quindi i prossimi impegni vanno ancora definiti, ma ci sarà anche il Torneo dei Gironi, organizzato per valutare quelli come lui, che non erano stati considerati da Under 15 e Under 16, magari perché non avevano ancora completato la crescita fisica.
A vederlo adesso, però, Cancellieri è un giocatore che fisicamente sa fare la differenza: ha forza, velocità e progressione, tutto quello che serve a un attaccante esterno. Calcia col sinistro, ma se la cava più che bene anche col destro, con cui domenica ha segnato il gol più bello della giornata, e forse pure dell'anno: ha visto il portiere fuori dai pali, e lo ha scavalcato con un pallonetto quasi da centrocampo. Era il 3-1: il 2-1 lo aveva segnato con un colpo di testa in elevazione, il 4-1 con uno slalom concluso da un sinistro dal limite, all'angolino basso. Il tutto, tra 37' e 43' del primo tempo: all'intervallo Piccareta lo ha tolto, per inserire l'ivoriano Mory Bamba, che di solito è titolare, lasciando in campo l'altra ala, Travaglini, ancora alla ricerca del primo centro stagionale. Cancellieri, con i 3 di domenica, è arrivato a quota 8, in 7 partite, lo stesso bottino del capocannoniere Tueto Fotso, rimasto curiosamente a secco proprio nella gara in cui la squadra ha segnato di più. Media del camerunese, un gol ogni 68': Cancellieri, che tre volte è partito dalla panchina, e altrettante è stato sostituito, ne ha segnato uno ogni 43'.
Cresciuto in casa
La Roma lo prese a 9 anni, nell'estate del 2011, quando radunò per la prima volta il gruppo dei 2002, per fare i Pulcini: un paio d'anni dopo cominciò a girare un video, a un torneo, in cui fece l'Aurelio, il tunnel di tacco ‘inventato' da Taddei. Di fronte c'era il Cagliari, il giocatore saltato era proprio il bambino Bruno Conti, figlio di Daniele, e nipote di quello che lo aveva portato a Trigoria.
Giocava con la Polisportiva De Rossi, la scuola calcio dell'Appio Latino, ai confini con il Parco della Caffarella, dove ha iniziato a giocare anche Mirko Antonucci (poi arrivato alla Roma facendo tappa all'Atletico 2000). Nei primi anni tutti puntavano sul fantasista Cesaroni, che nel 2016 è passato alla Lazio, e sul terzino sinistro Calafiori: Cancellieri è cresciuto col passare degli anni, in una squadra che ha centrato due semifinali scudetto, con Under 15 Under 16, e in questo campionato punterà quantomeno a ripetersi. Lo scorso marzo è diventato famoso suo malgrado: era il raccattapalle che Ferreyra fece cadere in diretta tv, spingendolo oltre la recinzione, in Roma-Shakhtar. Presto, di questo passo, si farà conoscere per i gol: prima dell'exploit di questi mesi ne ha fatti 9 con l'Under 16 2017-18, due in meno del capocannoniere Bove, e 1 nelle 3 gare sotto età con la 17, che gli consentono di considerare suo lo scudetto che ha sulle maglie. L'anno prossimo sarà Primavera, e potrà iniziare a guardare da vicino la prima squadra.
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