Ryan e Ricky si godono il primo inno dell’anno
Prima uscita “casalinga” per la Roma di Gasp. 2.772 i presenti

(MANCINI)
Dimmi cos’è. Risuona dagli altoparlanti del Tre Fontane l’inno di Venditti nella calda serata romana, che ha segnato il debutto della Roma 2025/26, la prima targata Gasperini, davanti alla sua gente. Per vederla all’Olimpico ci vorrà ancora un po’, ma intanto ieri pomeriggio è andata in scena la prima partita stagionale tra le mura amiche dello stadio dell’Eur. In 2.772 hanno riempito le due tribune, nonostante la polemica sul prezzo dei biglietti ritenuto da molti eccessivo (un posto allo stadio, ieri, costava 20 euro), per vedere la Roma battere facilmente, nonostante le gambe pesanti, per 3 a 0 il Cannes, una delle altre due squadre di proprietà dei Friedkin (sarebbe più corretto dire, ora, della Pursuit Sports). Una sfida in famiglia, per i texani, tanto da spingerli a presenziare dal vivo.
C’era anche Ryan Friedkin, infatti, ieri al Tre Fontane, vicepresidente della Roma e presidente della formazione francese che lo scorso anno ha raggiunto la semifinale della coppa nazionale, nonostante nel campionato imminente militerà ancora nel Championnat National 2 (la nostra Serie D). Camicia a righe arrotolata sulle maniche, occhiali da sole, qualche autografo firmato e selfie concesso ad alcuni piccoli tifosi che lo hanno avvicinato. Poco distante da lui, accompagnato da una serie di procuratori (soprattutto di giocatori della Roma, ma non solo), c’era anche Frederic Massara. Anche il ds si è lasciato andare all’affetto di qualche romanista, tra una telefonata di mercato e l’altra. A completare la rappresentanza societaria c’erano Lombardo e Ricchio, oltre ad alcuni dirigenti francesi ospiti della Roma per l’occasione.
Per quanto riguarda l’ambiente sugli spalti, nessun gruppo di tifo organizzato (eccezion fatta per Magliana) era rappresentato e la partita è stata accompagnata quindi soltanto da un sostegno spontaneo (qualche coro s’è sentito verso la fine della gara, compreso “In Curva Sud noi saremo ad aspettar...”). Per il resto, tanta curiosità per i nuovi, un po’ di esaltazione per le accelerate di Wesley sulla fascia, la classica sciarpata in occasione dei due inni e gli applausi a fine partita, nel mini giro di campo fatto da Gasperini e i giocatori (con Angeliño a lanciare la maglia in tribuna). Prima e durante, c’è stato tempo anche per l’ennesima dimostrazione di vicinanza a Julio Sergio, con la Roma in campo con il lutto al braccio per la recente scomparsa di Enzo (il quindicenne figlio dell’ex portiere) e lo striscione sugli spalti: «Julio ti siamo vicini! RIP piccolo Enzo», firmato Ostinazione. Un bacio al cielo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA