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Le pagelle di Roma-Sheriff Tiraspol: Bove si veste da DDR

Edoardo tampona e costruisce, finendo da difensore coi tackle alla De Rossi. Anche Zalewski fra i migliori, oltre ai “bambini”. Lukaku fa sponde, assist e segna il 5° gol in 6 gare

Bove durante Roma-Sheriff

Bove durante Roma-Sheriff (GETTY IMAGES)

15 Dicembre 2023 - 07:00

Arriva all’ultimo respiro il significato più profondo di una gara che ne aveva pochi altri a causa delle due precedenti. Ma le lacrime di gioia provenienti dall’ultima genia di romanisti sono lampi di emozioni che squarciano un racconto già scritto.

IL MIGLIORE 7 BOVE Cristante è alle sue spalle, Paredes in panca e prova a mixare fra i due compagni nell’inedito ruolo di fulcro: costruendo e tamponando. L’ultima mezzora la gioca da braccetto di sinistra a suon di tackle di derossiana memoria. L’eccesso di zelo gli costa un giallo, unico neo di una prestazione maiuscola.

IL MISTER 6,5 MOURINHO Esordio stagionale europeo all’Olimpico, senza primato del girone ma con l’ennesimo lancio in orbita prima squadra di baby romanisti. José ha fatto 13.

6,5 SVILAR La serata si preannuncia all’insegna della tranquillità, ma è una sua tempestiva uscita a mantenere il doppio vantaggio al break.

6 CELIK L’esterno destro designato in EL (90’ in quattro dei prime cinque match) nell’emergenza diventa braccetto, per poi tornare più avanti. Senza squilli di trombe.

7 CRISTANTE La contingenza lo riporta al centro della difesa e anche se di fronte non ha fenomeni sembra sia il suo ruolo da una vita. Monumento.

6 LLORENTE Unico difensore di ruolo in campo, vive una serata senza sussulti ed esce prima della fine. Da preservare come acqua nel deserto.

6 KARSDORP Nella formazione inedita di giornata è il suo alter ego Celik a coprirgli le spalle e Rick comincia spingendo forte, ma apre troppo il piattone nell’occasionissima iniziale. Poi inverte i compiti col turco.

6,5 SANCHES L’andata coi moldavi aveva dato inizio al suo calvario, il ritorno lo ripropone titolare dopo una vita. Innesca Zale nell’azione del 2-0, perde il contrasto da cui nasce la ripartenza avversaria più pungente, Può bastare un’ora. Per ora.

6 AOUAR Le candide ammissioni della vigilia sul rendimento sotto standard gli puntano i riflettori addosso: a metterci qualcosa in più ci prova anche, ma un fastidio all’adduttore lo fa durare un tempo.

7 ZALEWSKI Il rosso nell’ultima in A aveva messo in ombra la sua buona verve, che ritrova in coppa fin dal principio con l’ottimo assist per l’1-0. Propizia anche il raddoppio e resta una spina nel fianco dello Sheriff.

7 LUKAKU Segna, sfiora la doppietta, fa da sponda e dispensa assist. Ora sono 6 presenze e 5 reti in EL, a conferma di uno straordinario feeling con la competizione. Gimme five.

6 BELOTTI Soli 9 minuti giocati in un mese avrebbero arrugginito chiunque, ma ci mette la testa. In senso metaforico e pratico, col tap-in del 2-0.

6,5 EL SHAARAWY Dentro a inizio ripresa, si piazza prima alle spalle delle punte, poi accanto a Big Rom: effervescenza e spunti creativi non mancano, precisione sotto porta sì. Frizzante.

6 PAREDES Al piccolo trotto nell’ultima fase.

6,5 PAGANO Mezzora per aggiungere ulteriore esperienza: sempre nel vivo e al tiro due volte in altrettanti minuti.

7 PISILLI La favola dei ragazzi nati e cresciuti con la Lupa sul cuore si arricchisce di un altro capitolo. Benvenuto in questa magia eterna.

S.V. MANNINI L’ultimo “bambino” di Mou.

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