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Le pagelle di Slavia Praga-Roma: Bove, poi il nulla

Edoardo predica nel deserto: contrasta, litiga e crea, ma senza aiuti. Disastro in ogni reparto e nemmeno i cambi riescono a sovvertire l'inerzia, Dybala compreso

Bove durante Slavia Praga-Roma

Bove durante Slavia Praga-Roma (GETTY IMAGES)

10 Novembre 2023 - 07:00

Poco, per non dire nulla. E male. La Roma sparisce a Praga, dove sarebbe bastato perfino perdere con un gol di scarto per ipotecare il primato del girone e scrive un’altra pagina del perfetto manuale su come complicarsi la vita. A tre giorni dal derby. “Capolavoro” di masochismo.

IL MIGLIORE 6 BOVE Un uomo solo in mezzo al campo. Corre, contrasta, ringhia e cerca perfino di creare, in regime di latitanza dei fini dicitori. Non a caso a fine gara è l’unico assolto da Mou.

IL MISTER 5 MOURINHO Nemmeno lui riesce a porre rimedio all’atavico vizio di casa di perdere la rotta col porto in vista. Se la deriva è collettiva, lo sono anche le colpe. Dal vertice.

5 SVILAR Molle nella respinta che costa lo svantaggio, si distende poco dopo per negare il raddoppio ai cechi, che però arriva con un tiro da fuori su cui appare poco reattivo.

5 MANCINI Se anche la sua proverbiale grinta svanisce, i segnali caratteriali non possono che essere nefasti. Si avvicina alla porta avversaria di testa ed è più o meno il momento nel quale si fa notare maggiormente.

4 LLORENTE La difesa balla e il leader del reparto non fa eccezione. Anzi, è fin troppo leggero. Quando rimedia in extremis a un proprio svarione tocca più o meno il picco massimo. 

4,5 NDICKA Impreciso nei disimpegni, a singhiozzo nelle chiusure, prova a impedire lo 0-1 senza riuscirci e rimedia anche un giallo nel recupero.

4 CELIK Che la tecnica non sia sopraffina è risaputo, che ci metta del suo è meno lecito. A metà ripresa tenta di capovolgere tutto in slalom, ma la scelta di non alzare la testa per servire Lukaku tutto solo e concludere fiacco conferma l’assioma.

5 PAREDES Colpito duro a più riprese a inizio match, è però suo il primo giallo per proteste. Sintomo di nervosismo palese. Evanescente.

4 AOUAR Il bacio di José non è servito a tramutare il ranocchio in principe. Creatività, rapidità e spunti degni di nota prossimi allo zero.

5 EL SHAARAWY Di nuovo sulla fascia, dove però stavolta sembra un improvvisato in balia del dirimpettaio di turno.

4 LUKAKU Punta ad allungare la striscia-record in EL, ma ne esce senza tiri né occasioni potenziali. E con ogni possibile controllo sbagliato.

5 BELOTTI Se non altro ha sul mancino l’unica nitida occasione da gol romanista, anche se la spreca strozzando il tiro in bocca al portiere ceco. Solita generosità, ma con poco costrutto e anche lui esce senza rimpianti.

4,5 KARSDORP Entra a inizio ripresa e partecipa al disastro collettivo, fra continue distrazioni in entrambe le fasi.

5 CRISTANTE Per la prima volta a riposo dal 1’, quando subentra si fa contagiare dal clima di gita fuori porta. Impreciso in manovra, rischia il tracollo nel finale da difensore centrale.

5 DYBALA Quando il tabellone indica il numero 21 la speranza si riaccende, ma dura un lampo. A un minuto dal suo ingresso mira la porta, ma schiaccia il tiro e da quel momento è più spesso a terra che nei pressi dell’area ceca per provare a pungere. Si spera sia solo una pausa.

5 SANCHES Bello il rientro, la mancanza di ricadute, l’armadio, la boiserie. Ma ora fuori il vero Renato.

S.V. JOAO COSTA Ennesimo “deb” dell’era JM.

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