Interviste

Oscar Damiani: "Ghisolfi è preparato. Aouar? Ha qualità, gli manca la fisicità"

Il procuratore ha parlato ai microfoni di Radio Romanista: "Le idee sono importanti. Florent e De Rossi sono ragazzi con grande entusiasmo"

Ghisolfi a bordocampo

Ghisolfi a bordocampo (X (@ogcnice))

PUBBLICATO DA La Redazione
22 Maggio 2024 - 12:39

Nel corso della trasmissione "Roma All News" di Radio Romanista è intervento il procuratore Oscar Damiani. Di seguito le dichiarazioni rilasciate durante il suo intervento.

Parliamo del prossimo ds della Roma, Florent Ghisolfi. C'è una sorta di parallelo tra l'esperienza al Nizza e quella che potrebbe arrivare con la Roma: è logico pensare che la coppia DDR-Ghisolfi sia simile a Farioli-Ghisolfi?
"Non soltanto per l'età, ma per le idee. Sono molto più importanti. Sono due ragazzi giovani con grande entiusiasmo: De Rossi lo sta dimostrando e Ghisolfi ha fatto molto bene al Nizza. Non so se si farà, ma certamente è un direttore che conosce bene il calcio internazionale"

Non solo i giovani che arriverebbero dal mercato, ma anche quelli in rosa. La Primavera della Roma ha una rosa valida e ha dato molto alla prima squadra. Come lavora Ghisolfi con i giovani?
"Il direttore sportivo non fa la formazione. Fa le scelte e si confronta con l'allenatore. Può dare possibilità nel fare scelte oculate, magari non a cifre elevate. Bisogna andare a scegliere giocatori che possono diventare campioni".

Si vogliono cercare giocatori e talenti fisici. Vedi caratteristiche simili con il progetto del Nizza?
"Il calcio ha bisogno di fisicità. È fondamentale e fa bene, è la scelta giusta scegliere giocatori bravi e fisici: ormai si gioca a ritmi alti, forza e potenza sono determinanti".

L'accordo, si racconta, era già definito a gennaio. Ti spaventa il divario tra la Serie A e la Ligue 1? A livello di tempistiche, pensi che ci sia poco tempo per intervenire sul mercato?
"Sono sicuro del fatto che Ghisolfi sia preparato. Il calcio non è fatto di Francia o Italia, ma è internazionale. Lui conosce tutti i giocatori e sa come comportarsi. Roma è un ambiente difficile in cui bisogna portare giocatori di personalità. L'ambiente chiede molto, in Francia non c'è questa pressione. È fondamentale avere personalità oltre alla tecnica per emergere nell'ambiente romano, che ha delle pretese".

Domanda sul lato da procuratore: ipotizzando uno scenario Roma, quali sono nel progetto i tasti che andresti a toccare per portare un giocatore nella Capitale? 
"La Roma è un grande club, ha una società forte e un grande allenatore. Ci sono i presupposti per fare bene, consiglierei ai giocatori di andare alla Roma. Ci sono molti stimoli, bisogna avere carattere. Non faccio nomi perché francamente non è il caso: ci sono bravi dirigenti e sapranno fare le scelte giuste".

A proposito di scelte: che idea ti sei fatto di Aouar e Sanches?
"Li conoscevo bene, ma ero cosciente del fatto che non potessero giocare nella Roma. Ad Aouar manca fisicità, Sanches non è riuscito ad emergere. Sono arrivi che mi hanno lasciato perplesso".

Con Aouar è finita? Si sono alternate due idee di calcio differenti e Aouar non ha trovato spazio con Mou e DDR. È stato un problema adattarsi al campionato?
"Bisognerebbe andare a guardare nella testa di Aouar. È un buonisimo giocatore e deve essere impiegato da centrocampista che si può inserire; sa fare gol, ma probabilmente non si è inserito al meglio. Lo hanno fatto giocare ma non da titolarissimo. Secondo me si può rilanciare, lo terrei. Speriamo che dimostri le sue qualità, perché le ha".

E su Sanches?
"Ha più talento Aouar, ma come dicevo prima serve personalità nella Roma, altrimenti diventa difficile".

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