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Claudia Gerini: "La bandiera sventolata da Mancini? È nella tradizione del derby"

L'attrice: "È normale che ci sia un po' di goliardia. Se non c'è allo stadio dopo queste partite, quando ci dovrebbe essere? Bisogna prendere queste cose con leggerezza"

Claudia Gerini

Claudia Gerini (GETTY IMAGES)

La Redazione
08 Aprile 2024 - 19:48

Presente allo Stadio Olimpico per sostenere la Roma, inquadrata poi anche dalle telecamere, oggi pomeriggio Claudia Gerini è intervenuta in esclusiva sulle frequenze di Radio Romanista. Di seguito l'intervista.
 
Sei una grande romanista.
"Quello si sa. Che ridere l'inquadratura allo stadio, mi hanno chiamato tutti. Dei 90 minuti mi hanno inquadrato proprio al gol di Kamada. Ho cantato, applaudito e esultato ma mi hanno inquadrato proprio nel momento del colpo al cuore. In quel momento incarnavo il sentimento di molti di noi che stavano soffrendo. L’ho capito a scoppio ritardato che lo avevano annullato, per fortuna è andata bene. Mancavo dallo stadio da un po' quindi ci tenevo, ho portato mio nipote Daniele, ho chiesto delucidazione al mio vicino e mi ha detto che è diventato famoso perché stava vicino  a me. E stato un bellissimo pomeriggio anche per il sole".  
 
Oltre allo spavento raccontaci il tuo derby.
"È stato uno spettacolo come al solito, poi sappiamo che il derby ha sempre quel trasporto in più, io sono tifosa della Roma, non anti-qualcosa, anche se ci sono squadre che mi stanno meno simpatiche di altre. Mi hanno fatto ridere diversi striscioni, ad esempio "Noi Rolex, voi Tudor". Si è vissuta  quell'atmosfera che ti abbraccia e ti avvolge, poi la Roma ha giocato bene, non abbiamo sofferto molto, abbiamo fatto un bel gioco di squadra, peccato per il palo di El Shaarawy. Ma nel complesso è stato un bel derby. Non mi chiedete le cose tecniche (ride, ndr). Ho apprezzato anche la canzone dell’ascoltatore di poc'anzi in trasmissione". 
 
Il sentimento di De Rossi in panchina? 
"Si vedeva che aveva l’istinto di entrare in campo, pensa per lui che emozione stare dall’altra parte, si vedeva che ogni secondo lui era partecipe. Molto preso, carico, quindi è stato bello, io ero abbastanza vicina. Ha cercato di trattenersi nell’esultanza finale, si vedeva dalle mani in tasca".
 
Si sta parlando tanto della bandiera sventolata da Mancini.
"Mancini ha fatto un ottimo gol, è stato grande, ci è piaciuto. In occasione della bandiera alla fine è normale che esce fuori un po’ di goliardia, se non c’è allo stadio alla fine del derby quando ci deve essere? Non si dovrebbe fare perchè è derisoria ma ci sta che nel derby le curve si offendono: è nella nostra tradizione. Già è tanto faticosa la vita, sopportiamo cose brutte, sono tempi difficili, su questo si può sorvolare, non so se sto dicendo qualcosa di politicamente scorretto ma mi viene da commentare dicendo di prenderla con leggerezza. Si deve apprezzare lo sport, poi è normale che le tifoserie lancino quelle frecciatine, ma in tutti i casi succede, basta che non si arrivi alla violenza, quella è da evitare". 
 
Quando torni allo stadio? 
"Sicuramente torno nelle prossime settimane, vediamo quando ci porterò mia figlia, faccio un po’ per uno, anche con mia sorella". 
 
Quando torni sugli schermi? 
"La serie Netflix esce il prossimo settembre, si chiama "Sara" ed è tratta dal libro di Maurizio di Giovanni, io interpreto un’agente dei servizi segreti. Poi c’è una commedia che si chiama “US Palmese”, dei fratelli Manetti: è  una commedia su una piccola squadra di calcio di Palm con Rocco Papaleo che vuole ingaggiare un grande giocatore di una squadra Serie A di origini africane e cercano di fare una colletta per ingaggiarlo. Io interpreto una poetessa nobile di Palmi".

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