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Le parole

Paolo Nicolato (ex CT Italia U21): "Baldanzi si toglierà grandi soddisfazioni"

In esclusiva a Radio Romanista l'ex CT dell'Italia U-21 ha parlato del nuovo acquisto della Roma, ritenuto uno dei prospetti azzurri di maggior talento

Nicolato in panchina

Nicolato in panchina

La Redazione
01 Febbraio 2024 - 09:59

Intervenuto in esclusiva a "Primo Tempo" su Radio Romanista, Paolo Nicolato ha parlato dell'acquisto di Baldanzi, allargandosi poi in una panoramica sul momento attuale del calcio italiano.

La Roma prende Baldanzi. Lei ha avuto occasione di conoscerlo ed allenarlo, come lo vede?

"Ho avuto il piacere di far esordire Tommaso in Under 21, è un ragazzo pieno di talento e che avrà le sue soddisfazioni. L'ambiento esterno ha sempre una certa influenza, e anche a lui toccherà gestirlo in maniera adeguata".

Nota qualche somiglianza con Dybala?

"E' un accostamento che ci può stare, lo spazio di campo e le giocate sono simili. Gli auguro di fare la stessa carriera".

Bove sta stupendo anche lei o si aspettava questa crescita?

"Non sono sorpreso. Ho grande stima di Edoardo: è un ragazzo educatissimo ed intelligente, sono quei ragazzi destinati a migliorare continuamente. Ho avuto anche lui in Under 21 e mi ha dato tanto, sono quei calciatori su cui gli allenatori ripongono sempre tanta fiducia".

De Rossi scelta azzardata?

"Daniele ha vissuto la Roma in maniera ineguagliabile. La stima che il club ha di lui ha sicuramente facilitato la scelta della società. Parliamo di una persona molto intelligente e con tanti stimili, che si trova a lavorare in un ambiente che conosce benissimo".

Calafiori è in grande ascesa, si aspettava questo miglioramento da difensore centrale?

"Non mi aspettavo questo cambio di posizione, non pensavo potesse farlo con questi risultati. Sono contento di vederlo così affermato e così sicuro delle sue doti".

Quanto può incidere la scelta di una squadea U23 rispetto alla Primavera per la formazione dei giovani?

"Posso dirti che dai 18 ai 23 anni i ragazzi italiani sono quelli che giocano meno in Europa, è evidente che c'è bisogno di qualcosa. Sicuramente abbiamo bisogno di trovare una soluzione per far fare a questi ragazzi a quell'età le esperienze giuste ad un livello opportuno. Alcuni ragazzi a 18 anni li perdiamo e poi, se siamo fortunati, li riprendiamo a 24-25 anni. Statisticamente in quella fascia di età da noi i giocatori giocano nelle Primavere, da altre parti sono titolari".

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