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L'intervista

Caso Ciampino, il pilota Storti: "Qualcuno si prenda la responsabilità"

Le parole a Radio Romanista: "Speriamo che si riesca a trovare una soluzione. Mi auguro che si individuino i colpevoli e che vengano risarciti i danni"

L'arrivo di Lukaku a Ciampino

L'arrivo di Lukaku a Ciampino (GETTY IMAGES)

La Redazione
13 Settembre 2023 - 16:39

Sulle frequenze di Radio Romanista, nel corso della trasmissione Roma All News, è intervenuto Giorgio Storti, pilota della compagnia Ryanair. Storti è uno dei proprietari delle auto danneggiate all'aeroporto di Ciampino dai tifosi della Roma nel giorno dell'arrivo di Lukaku, quando numerose persone sono salite su alcune vetture parcheggiate per cercare di osservare meglio l'atterraggio di Big Rom.

Eri partito il giorno prima dell'arrivo di Lukaku... Avresti voluto fermarti anche tu per vedere Lukaku?
"Ero partito qualche giorno prima per andare a Bergamo. L'arrivo di Lukaku l'ho letto sulle varie pagine giallorosse: da tifoso della Roma ero e sono contento, però la problematica è stata la mancanza di organizzazione, di sicurezza o magari il tempismo nel mettere in sicurezza l'area presa in considerazione. Che il giocatore sarebbe atterrato a Ciampino era cosa nota da alcuni giorni".

C'era stato un precedente anche per Mourinho.
"Il precedente più vicino è quello di Wijnaldum, che è arrivato a Ciampino ed è stato accolto da 2.000 persone. In quel caso le macchine non sono state danneggiate, perché il personale ha cercato di controllare che nessuno infrangesse le regole. Com'è successo in precedenza, le auto non sono mai state danneggiate".

Chi come te ha avuto la macchina danneggiata, che è un atto di vero e proprio vandalismo, che cosa si aspetta?
"Mi aspetto di sapere soprattutto se qualcuno si prenderà le responsabilità per l'accaduto. Attualmente la mia macchina non è marciante, il vetro superiore è rotto e quello che ci aspettiamo noi è che tra l'AS Roma e Aeroporti di Roma si trovi una soluzione, un compromesso. Perché per il momento le comunicazioni sulla situazione sono zero, nessuno si sta prendendo le responsabilità. Quando sono tornato ho fatto subito la denuncia ai carabinieri, poi i dipendenti aeroportuali mi hanno detto 'Sono due giorni che i manager della Roma si stanno incontrando in aeroporto, vedrai, faranno un comunicato'. È clamoroso che uno vada a lavorare e si trovi praticamente 9.000 euro di danni. Abbiamo pensato a un comunicato, anche in caso di tempi lunghi. Serve almeno una soluzione, parlo da un punto di vista personale. Mi aspetto un comunicato anche da tifoso giallorosso. Però mi metto anche nei panni della società. È come far passare un fuoco, tra poco nessuno ne parlerà".

Mi viene da pensare che la Roma ritenga di non avere una responsabilità diretta, dato che non gestisce l'ordine pubblico dell'aeroporto. La Roma se ne sta occupando realmente. Non è una questione che si risolve in due giorni, ci sono delle responsabilità che possono scivolare sul penale e delle responsabilità morali. È un discorso che non riguarda direttamente la Roma, vale per Giorgio come per tanti altri ragazzi. Ci sono danni da 25mila euro?
"Non sono un carrozziere, ma approssimativamente siamo lì". 

Quante macchine sono state coinvolte?
"5 sicuro, tra le quali è presente la mia Nissan bianca e la Panda rossa"

Credi che la Roma abbia responsabilità?
"Dal punto di vista giuridico non ha la responsabilità maggiore, ma almeno quella morale o semplicemente di pianificazione. Non si può dire che la società non sapesse che Lukaku sarebbe arrivato a Ciampino: è stata un'operazione anche di marketing e voler farlo vedere è una cosa normale. Il parcheggio è stato scelto per far vedere il giocatore ai tifosi e ci sta, ma una società importante come la Roma dovrebbe organizzare un minimo di azioni preventive. Bastava spostare quelle macchine fuori dal parcheggio e non sarebbe successo nulla".

Confidiamo che alla fine, anche solo per una questione di immagine, si trovi una soluzione. Se vogliamo trovare una responsabilità, l'ordine pubblico non spettava alla Roma. Migliaia di persone sarebbero comunque andate all'aeroporto. Sono cifre irrisorie per un club, ma è incredibile che nessuno abbia impedito che tutto questo accadesse
"Noi speravamo in una risposta, tutti abbiamo confidato in questo. Intraprendere un'azione legale crea un turbinio da cui è difficile uscire fuori, però dal mio punto di vista, quello di un ragazzo che stava lavorando e che torna a casa con la macchina semidistrutta, la vera problematica è quella della responsabilità civile. Togliendo le fedi calcistiche, spero che vengano individuati i colpevoli, che vengano chiesti i danni e che venga detto 'Ora, almeno da un punto di vista di azione penale, pagate'"

Ci è sembrato opportuno aprire questa finestra per non lasciare nel dimenticatoio questa storia, che sarà risolta anche in silenzio, magari.
"Sicuramente il precedente avrebbe un peso per la Roma, ma gli arrivi dei giocatori a Ciampino ci sono sempre stati e pure l'anno scorso non sono stati fatti danni. Ciò che dico è che la Roma poteva gestirla moralmente meglio; io non sono andato allo stadio, dove puoi essere sfortunato e la macchina viene rotta per disagi. Sono andato a lavorare in un contesto dove non mi aspetto che mi dicano 'Vengono 5mila vandali a rompere le macchine'".

Anche per quanto riguarda lo stadio, magari uno lì ci abita e l'auto gli viene sfondata. Sono cose da prendere in considerazione.
"Assolutamente auspicabile".

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