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L'intervista

Condò: "Lukaku è il naturale completamento di Dybala. La Roma è da Champions"

Il giornalista a Radio Romanista: "Con il Milan mi aspetto una partita difficile. Sarà importante evitare di incrementare lo svantaggio con le altre"

Paolo Condò

Paolo Condò (GETTY IMAGES)

La Redazione
31 Agosto 2023 - 12:59

Paolo Condò ha rilasciato un'intervista a Radio Romanista e ha fatto il punto sul mercato della Roma, sulle ambizioni del club e su Roma-Milan di domani sera alle 20.45. Di seguito le sue dichiarazioni.

Come è vista dall'esterno l'operazione Lukaku?
"Direi che Lukaku è il coronamento di un mercato importante, un giocatore che ha deciso uno scudetto non più di 3 anni fa con l'Inter. È un giocatore che ha dimostrato di poter spostare gli equilibri in Serie A, anche lo scorso anno. Mette insieme fisico e tecnica, si fa apprezzare per la sua potenza fisica ma tecnicamente vale moltissimo. È il naturale completamento di Dybala, sono il gigante e lo spadaccino, la miglior coppia possibile da schierare. La Roma non ha più alibi possibili per quanto riguarda la conquista della Champions League".

Alla vigilia di Verona-Roma Mourinho citava le due milanesi, il Napoli e la Juventus come le prime quattro, ponendo la Roma subito sotto. 
"Credo che con Lukaku abbia scalato posizioni. Per lo scudetto concordo con Mourinho, della Roma dobbiamo capire ancora il reale potenziale. Le prime due giornate sono andate male però il margine in salita è molto grande. Bisogna capire il margine della Juventus, dal punto di vista fisico potrà avere dei vantaggi non avendo le coppe, ma Allegri non è un allenatore che durante la settimana sviluppa particolari schemi tattici".

Nella tua analisi su Repubblica hai scritto che Lukaku fosse la risposta ai disagi di Mourinho. Riguardo la difesa, che Roma ti immagini?
"È una Roma che dovrà migliorare il suo approccio offensivo, che in questi due anni è vissuto sulle fasce. I giallorossi dovranno passare per il centro, sarà importante Aouar. Lukaku sa giocare di testa, ma nel momento in cui prende velocità è difficile fermarlo. Quindi avrà bisogno di Dybala in area di rigore, ma alle loro spalle ci dovrà essere una mezz'ala come Aouar che è anche partito bene e non so perché sia stato messo in panchina a Verona. Matic insieme a Cristante garantiva impermeabilità alla difesa, adesso vedo più Renato Sanches insieme a Pellegrini e Aouar che non Paredes".

Qual è la tua valutazione sulla proprietà e su Mourinho? Lo Special One ha portato la Roma ad assumere un profilo ancora più elevato a livello europeo.
"Ha vinto una Conference League e ha perso in finale in Europa League, è evidente che in queste due stagioni abbia fatto la conta degli avversari e si sia reso conto che la gloria passasse più per l'Europa che in campionato. Quest'anno deve essere privilegiato il campionato, perché anche dal punto di vista economico la Champions è fondamentale. Credo che anche i Friedkin quando hanno ingaggiato Mou avessero come obiettivo rientrare economicamente dell'investimento attraverso la Champions League. La Roma è un gigante dormiente in questo momento, per una evdidente questione di bilanci che devono essere risanati. Grazie al carisma di Mou riempire l'Olimpico non è un problema, anche se in realtà non lo è mai stato. La Roma ha un potenziale enorme, dovuto proprio alla città di Roma: quando sei il rappresentante della città più turistica del mondo... A Barcellona una decina di anni fa ogni pacchetto turistico di gente che arrivava da ogni parte del mondo doveva contenere un biglietto di una partita del Barcellona e uno del museo del Barcellona. Era il periodo in cui Messi si stava affermando. Con i biglietti venduti per il museo, il club comprava ogni anno un calciatore fortissimo per aggiungere un pezzo importante alla grande cura del vivaio. In questo senso la Roma è un gigante dormiente, c'è la possibilità di fare molti soldi con questo indotto turistico enorme che però merita un piano personalizzato".

La Roma dovrà dare una risposta importante con il Milan, che partita ti immagini?
"Mi aspetto una partita difficile, il Milan è partito molto bene. Stanno scoppiando di entusiasmo, magari si aspettavano qualche problema in più dato l'organico risanato. Il Milan in questi anni è stato il club gestito meglio in italia, perché ha fatto un risanamento senza rinunciare ai risultati. Per come sono messe le cose, alla Roma può andar bene anche un pareggio. È importante non arrivare a 8 punti dai rossoneri, penso e spero che dalla partita post-pausa Dybala sarà guarito e Lukaku sarà al 100% delle condizioni anche se si è già presentato molto bene. Sarà importante evitare di incrementare lo svantaggio con le altre".

Visto che siamo alla vigilia della sosta nazionali e dei primi impoegni dell'Italia di Spalletti, sei curioso di vederlo all'opera?
"Chiaramente sì, i 2 anni che ha passato a Napoli hanno avuto come base un grandissimo lavoro. Mi immagino che abbia lavorato moltissimo, per la nazionale ci vuole un lavoro un po' diverso. Il tempo non è dalla sua ma io sono uno di quelli che crede che non siamo messi poi così male. La mia fiducia è che non soltanto possa portare la squadra a giocarsi grandi tornei, ma anche a fare una bella figura".

 

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