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Italia Femminile, Bartoli: "Ho pianto durante gli addii di Totti e De Rossi"

Le parole del capitano della Roma, impegnata con la Nazionale al Mondiale: "Amo Cafù, un terzino offensivo, tecnico. Un giocatore da sombrero"

, di LaPresse

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La Redazione
12 Giugno 2019 - 14:58

Elisa Bartoli, capitano della Roma Femminile, si trova in Francia per partecipare con la Nazionale italiana al Mondiale. Dopo l'esordio vincente delle azzurre contro l'Australia per 2-1 in rimonta, grazie anche all'ingresso in campo della giallorossa che ha disputato una partita perfetta in fase difensiva, l'Italia si prepara a disputare venerdì la seconda partita del girone contro la Giamaica. Nella conferenza stampa di oggi sono state proprio Elisa Bartoli e Cristiana Girelli a parlare in vista della partita contro le giamaicane.

"Giocare questo Mondiale è un sogno che avevo sin da bambina - dice il capitano giallorosso - vincere al 95' in rimonta è stato bellissimo e battere l'Australia ci ha dato coraggio, forza e consapevolezza. Ora non bisogna commettere l'errore di sottovalutare la Giamaica, dobbiamo entrare in campo con lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto all'esordio. Loro hanno qualche mancanza tattica e tecnica, ma a livello fisico e di corsa sono davvero forti. Giocando di squadra potremmo metterle in difficoltà".  Nella partita di venerdì il capitano della Roma guidata da Betti Bavagnoli ritroverà come avversarie due compagne di squadra nella Capitale, il difensore Allyson Swaby e l'attaccante Trudi Carter: "La loro fisicità ci metterà in difficoltà. Sono simpatiche e allegre, a Roma si sono ambientate bene". Sulle squadre da evitare nella seconda fase del torneo non ha dubbi: "La Germania è sempre difficile da affrontare e poi mi ha impressionato la Francia".

Nata e cresciuta a Roma, Elisa Bartoli ha poi spiegato il soprannome che gli è stato affibbiato,"Il Gladiatore", e dopo averla vista giocare in campo con la maglia della Roma e della Nazionale è facile capirne i motivi: "È per la grinta che metto in campo. La mia filosofia di vita è fare ciò che mi va di fare nel migliore dei modi, non mi faccio influenzare dai pregiudizi delle persone". Inoltre da romana e romanista non nasconde la propria ammirazione per Totti e De Rossi: "Ho pianto durante i loro addii". Infine parla del modello di giocatore e difensore a cui si ispira: "Amo Cafù, un terzino offensivo, tecnico. Un giocatore da sombrero".

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