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Il racconto della sfida

Sulle gambe per le fatiche europee: la Roma Femminile cade contro la Juve

Una squadra stanca e poco lucida perde 4-2 al Tre Fontane contro la sua nemesi bianconera. Inutili i gol di Serturini (1-0) e Andressa (2-2). I tifosi danno spettacolo

Beerensteyn contro Linari e Wenninger prima di segnare il 2-3

Beerensteyn contro Linari e Wenninger prima di segnare il 2-3 (GETTY IMAGES)

12 Dicembre 2022 - 13:04

La stanchezza ha presentato il conto e la Roma lo ha pagato contro la Juventus. Le giallorosse hanno perso 2-4 nella 12ª di Serie A, l’ultima del 2022 al Tre Fontane, mantenendo la vetta della classifica ma vedendo ridursi a tre i punti di vantaggio sulle stesse bianconere seconde. «Peccato che questa partita arrivi in questo momento», aveva detto il tecnico Spugna alla vigilia: il campo ha ben spiegato il rammarico dell’allenatore. Eppure, la Roma aveva cominciato la settima partita nell’ultimo mese come meglio non avrebbe potuto, trovando il vantaggio con Serturini (unico cambio nell’undici di Wolfsburg) che ha finalizzato alla perfezione un rapido contropiede dopo un minuto di gioco. La Juve si è fatta sorprendere da un cambio di gioco ma ha saputo reagire da subito, colpendo una traversa al 9’ per poi segnare il pareggio al 14’ con Beerensteyn. Quei segnali di stanchezza che la Roma aveva lasciato intravedere nella notte di Champions in Germania, si sono ripalesati già da quel momento, come quando, deputata a tenere la linea difensiva alta, in occasione del gol Linari ha sbagliato il tempo dell’intervento facendosi scavalcare dal pallone:  un errore che non è da lei, ma essere stanche significa anche avere poche lucidità e idee, le stesse che sono mancate nella fase offensiva. Al 36’, da una punizione fantasiosa concessa alle juventine, è arrivato il 2-1 di Girelli con proteste romaniste annesse.

Ancora in partita nonostante il gol subito, la Roma ha ripreso ritmo e risultato a inizio ripresa trovando il 2-2 con Andressa, brava a buttare dentro un tiro di Giacinti respinto dal palo, ma un’altra disattenzione difensiva e un gran gesto tecnico di Beerensteyn hanno rimandato la Juve avanti proprio quando il flusso della gara sembrava colorarsi di giallorosso. Il resto è stato tanto nervosismo, tentativi di recuperare il risultato non supportati dall’attenzione nelle scelte e poi il 4-2 in mischia di Grosso che ha chiuso la contesa a 10’ dalla fine. Ieri però, il vero spettacolo lo hanno dato i romanisti sugli spalti accompagnando la squadra per tutta la gara e alzando persino il volume dopo il triplice fischio: da brividi.

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