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Di Francesco: "Empoli avversario difficilissimo. Luca Pellegrini sarà titolare"

Il tecnico giallorosso alla vigilia della trasferta del Castellani: "Complimenti al lavoro di Andreazzoli. Se sta bene giocherà anche De Rossi"

La Redazione
05 Ottobre 2018 - 11:27

Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro l'Empoli di domani sera alle 20.30. Ecco le sue parole.

L'Empoli ha raccolto meno di quanto meritasse? Può essere un banco di prova importante?
Il banco di prova è tutti i giorni. Test importante perché non dobbiamo mai smettere di dimostrare la nostra crescita, sono in salute e meriterebbero molti più punti in classifica per quanto fatto vedere fino ad ora. Sono una delle migliori squadre per recupero palla nella metà campo avversaria, una delle piccole con il miglior possesso palla e hanno numeri importanti. Bisogna fare i complimenti ad Andreazzoli perché sta facendo un ottimo lavoro.

Lei ha iniziato da calciatore a Empoli. Serata emozionante a livello personale?
Sarà un piacere tornare a Empoli dove ho tantissimi amici, a partire da Nicola Caccia con cui ho condiviso tanto e lì mi sono formato anche come uomo. Da allenatore della Roma, è la prima volta, altre volte ci sono già tornato ed è sempre piacevole.

Domani chi gioca per Kolarov?
Kolarov non ci sarà, domani Pellegrini sarà titolare dal primo minuto all'esordio. Kolarov non sarà nemmeno tra i convocati. Oggi non camminava nemmeno, tanto per farvi capire in quali condizioni abbia giocato e bisogna davvero fargli i complimenti per la disponibilità da uomo nei confronti della squadra.

Che tipo di segnale dall'en-plein delle italiane in Champions?
Un segnale di crescita. Quello che adesso serve però è dare continuità, non esaltarsi più di tanto ma qualche passo in avanti come mentalità lo stiamo facendo e sono felice da allenatore italiano. 

A destra Santon e davanti Florenzi?
Dietro per ora sono sicuro soltanto di Manolas e Pellegrini, per gli altri ho qualche dubbio tra Santon e Florenzi e chi sarà a sinistra come altro centrale. Anche oggi ho provato diverse soluzioni, deciderò in base anche agli avversari domani, ma sto valutando. In mezzo confermo Lorenzo Pellegrini, poi Nzonzi e De Rossi se dovesse stare bene o Bryan, questi sono giocatori che si dividono i tre posti. Davanti Edin sicuramente titolare e gli esterni vedremo chi saranno.

Come sta De Rossi e come va la crescita di Coric, visto che lo abbiamo visto meno di tutti e ha detto che può fare anche il trequartista?
Non ha mai giocato. Ci sono dei percorsi importanti per i giocatori che vengono da altri campionati e Ante sta facendo questo. Ha qualità importanti, io ho utilizzato già 23 elementi e sicuramente anche lui avrà la sua opportunità, non so dirvi quando ma so che ha qualità importanti. Su De Rossi, ho detto che si giocherà il posto fino alla fine, oggi ha fatto tutto l'allenamento, a differenza di ieri in cui ha fatto solo la parte iniziale e aveva qualche problema. Oggi mi ha dato delle risposte diverse, se dovesse essere a posto partirà dall'inizio.

Cosa manca a Karsdorp e Schick per diventare importanti in questa Roma?
Anche lì si tratta di un percorso di crescita. Rick viene da un lungo infortunio e sta ancora ritrovando un adattamento, a Milano ha giocato ma dopo 60 minuti aveva i crampi, c'è un insieme di cose sui cui deve lavorare e migliorare. Non si deve abbattere e deve dare continuità, poi le opportunità ci saranno per tutti. In questo momento abbiamo diverse soluzioni da terzini. Schick ha alternato delle cose buone ad altre meno buone, ma sono convinto delle sue qualità e dei suoi mezzi che prima o poi verranno fuori. Ad oggi come centravanti cerco di sfruttare anche la vena da bomber che ha avuto Edin.

Il ritorno a Empoli. Ti confronti per la prima volta con Andreazzoli. Ha avuto un ruolo nella tua scelta di fare l'allenatore quando facevi il team manager? C'è possibilità di spostare Florenzi davanti in certe partite?
Certe si, domani no. Se dovesse giocare Florenzi gioca da terzino destro. Con Aurelio ci scambiavamo tante cose a calcio-tennis con lui, Spalletti, Bruno Conti. Eravamo un bel gruppo in quel periodo. Io però parlavo pochissimo di calcio con loro perché avevo un ruolo e non volevo entrare in merito ad altre cose. Non pensavo di fare l'allenatore.

Un commento sulle parole di Zeman su Schick? Non so rischia che il ceco possa perdere tempo dietro a Dzeko? Poi, la sosta la vedi come una cosa positiva?
Per me la sosta è sempre una cosa positiva per recuperare le tante energie fisiche e mentali spese. Ovviamente tanti vanno in Nazionale, ma saranno allenamenti differenti e avranno più tempo di recuperare. Poi è importante anche staccare perché non sempre il vedersi tutti i giorni aiuta e poter riposare mentalmente è importante. Però manca domani, affrontiamo una gara difficilissima in cui dobbiamo prendere i tre punti per riguadagnare posti in classifica. Su quello che ha detto Zeman, mi ha detto che è stato travisato e non ha mai messo in discussione le qualità di Schick. Siamo a ottobre, dire che stiamo pensando di mandarlo da qualche altra parte è un errore, stiamo cercando di sfruttare e far crescere al meglio le sue qualità. Prima parlavate di Pellegrini come non all'altezza e oggi dobbiamo subito rinnovargli il contratto. Torniamo al concetto dell'equilibrio, nel nostro mondo non esiste. Aspettiamo perché alcuni giocatori hanno un tempo di maturazione differente da altri, poi una volta arrivati diventano giocatori forti. Credo che Patrik abbia le caratteristiche per diventare veramente forte.

Quali aspetti del gioco di Andreazzoli possono mettervi in crisi e su quali ha lavorato in settimana di più?
Non posso mica dirlo pubblicamente. Però si capisce che hanno grande velocità nell'andare in verticale, sono molto bravi a impostare le azioni e a muoversi coordinati tra attaccanti e trequartisti, hanno grande mobilità e aggrediscono alto. Sono una squadra organizzata e con delle idee. Magari soffrono nell'ampiezza del gioco per il loro modulo, e tu cerchi di aprirglielo. Noi abbiamo preso le nostre precauzioni per difenderci ma anche per attaccare perché noi dobbiamo andare lì a fare la partita e a dominare. Solitamente con le grandi se la sono giocata alla pari, noi lo sappiamo e dobbiamo approcciarla nel modo giusto.

Kolarov andrà in nazionale?
Io non parlo con le federazioni ma se mi dovessero chiamare sono a completa disposizione. Non ho sentito nessuno, credo che debba andare perché alle convocazioni bisogna rispondere, poi non credo possa giocare, visto che oggi non camminava. Poi lui ha dimostrato di poterlo fare in condizioni difficili, ma questo dipende da tanti altri aspetti. Io non mi intrometto su questioni delle nazionali, la mia società farà di tutto perché possa rientrare il prima possibile.

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