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Ranieri: "Uno tra Schick e Dzeko può stare in panchina. Olsen da valutare"

Il tecnico giallorosso incontra i giornalisti in conferenza stampa in vista del match contro la Fiorentina: "Valuterò Olsen nell'ultimo allenamento"

La Redazione
02 Aprile 2019 - 13:10

Claudio Ranieri ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Fiorentina. Ecco le sue dichiarazioni:

Ünder è tornato, Pastore e Pellegrini sono rientrati: come stanno gli acciaccati?
Li ho avuti a disposizione per poco tempo, il mio compito è fare il lavoro del farmacista e valutare bene chi può giocare dall'inizio e chi può subentrare, ricordandomi che ho solo tre cambi. Sono a disposizione, ma sono a disposizione tra virgolette.

La sconfitta con il Napoli e il 7-1 in Coppa Italia possono essere uno stimolo?
Me lo auguro, spero che siano la benzina che ti fa reagire. Su questo ci dobbiamo proiettare, 7 gol nella partita di Coppa sono tanti e molti sono stati fatti sempre nella stessa zona: palla lunga a scavalcare la difesa, una cosa che la Fiorentina fa molto bene e lo ha fatto anche contro l'Inter. È un modello che ripercorrono molte volte al di là degli interpreti, noi dobbiamo stare attenti e non dargli la possibilità di farci male.

Manca un ruba palloni nella rosa della Roma, in questo senso funziona la coppia Nzonzi e De Rossi?
Indubbiamente è vero, tante volte però due mediani possono far filtro. Certe volte riesce e altre no, avere tutti a disposizioni permette all'allenatore di poter fare scelte differenti.

Non avendo il tempo di imporre una mentalità offensiva, in questo momento i giocatori che hanno colpi sono più importanti?
Questa è una mia convinzione, poi però bisogna vedere chi sta bene fisicamente e chi può rigiocare dopo due giorni. Perché poi dopo due giorni ne abbiamo ancora un'altra. Le mie considerazioni sono varie: quelli bravi nell'uno contro uno, quelli che mi possono dare mezz'ora o 45 minuti e quelli che non sono stati bene e hanno bisogno di un recupero più lungo.

Dzeko e Schick non hanno brillato in coppia, domani uno dei due può finire in panchina?
Potrebbe, vediamo come stanno. Dzeko ha giocato con una botta all'anca, finita la partita aveva un versamento sull'anca e ha giocato con un gonfiore sulla caviglia. Vedo come sta e sceglierò.

La Roma ha incassato 43 reti in campionato, 62 in totale. Sta pensando di cambiare qualcosa?
Sto pensando 25 ore al giorno come aiutare questa squadra, non è facile ma ci sto mettendo tutto me stesso. Valuterò bene gli uomini, valuterò il sistema, valuterò gli avversari e valuterò tutto.

Confermato Olsen in porta?
Vediamo, faccio l'ultimo allenamento e poi vediamo. Forse in questo caso, non parlo solo di Olsen, dovrò aspettare anche l'allenamento di domani mattina.

Prima della gara con il Napoli, Totti ha prefigurato un incarico più incisivo nella società. Lei che lo conosce bene come lo vede? De Rossi potrà avere un ruolo futuro in società?
Per De Rossi ci penserà lui quando avrà voglia di smettere e cosa fare. Francesco ha già assunto un ruolo importante, ha smesso da un anno e mezzo e c'è un processo di entrare in sintonia con la società e pensare bene quello che deve fare. È un punto importante per me, per i giocatori e per la società. Sarà la società, parlando insieme a lui, a capire bene in quale direzione è meglio che agisca.

Dopo il Napoli ha sentito Pallotta? Ha avuto la sensazione che la squadra, usando le parole del presidente, abbia difficoltà a tirare fuori gli attributi?
Il presidente non l'ho sentito. Questa squadra sta vivendo un momento particolare, ho visto le analisi sui Km percorsi, velocità e potenza e siamo uguali noi e il Napoli. Solo che il Napoli non ha corso da squadra, noi non abbiamo corso da squadra. Il Napoli ha avuto una percentuale di passaggi riusciti notevole, noi invece siamo stati molto carenti. E questo dipende anche dalla mancanza di fiducia che i ragazzi hanno. Ma io voglio una squadra di uomini, una squadra che sappia reagire alle avversità. È facile quando le cose bene, quando le cose vanno bene bisogna sapersi aiutare. Chiederò alla squadra un di aiutarsi gli uni con gli altri.

Si può puntare anche su qualche giovane in rosa? Kluivert, Zaniolo e Riccardi?
Kluivert l'ho utilizzato, Zaniolo l'ho utilizzato quando è stato bene. Però voglio dire una cosa, quando le cose vanno bene qualsiasi calciatore metti dentro l'orologio funziona. Quando le cose vanno così in mezzo al campo servono i giocatori di esperienza che sappiamo guidare gli altri.

Domani è possibile vedere il rombo a centrocampo?
Sto pensando a tutto, ma per pensare bene devo vedere le risposte che mi danno i giocatori in allenamento e poi decidere.

Come mai la squadra non è corta e compatta? Chiederà ancora una volta l'aiuto dei tifosi?
È logico che io voglio la squadra corta e compatta ma è più facile a dirlo che a farlo. La squadra è costruita per fare un certo tipo di gioco, per pressare in avanti e invece i difensori hanno paura e restano dietro. Noi dobbiamo restare compatti e non farci infilare. I tifosi lo hanno capito e lo sanno meglio di me che la squadra ha bisogno di loro. Devo essere sincero, la Sud fino all'ultimo ci ha incoraggiato. Ha fatto due o tre cori proprio quando non ce la faceva più, ma fino all'ultimo ci ha incoraggiati anche se stavamo 4-1. È logico che io chiedo sempre il supporto ma anche il pubblico vuole vedere una squadra che reagisca, che si ribelli in campo e faccia qualcosa. Allora lì il pubblico lo trascini, chiedo questo alla mia squadra.

La Roma prende tanti gol, è quello il punto da cui ripartire?
Io a loro non chiedo nulla quando abbiamo la palla, di non giocarla nella nostra metà campo. Sono poche le squadre che partono dal portiere riescano a fare gol. Non capisco perché tutte le squadre vogliono giocare da dietro, vogliamo tutti imitare il tiki-taka, io voglio che si resti compatti per aiutarci. Così se hai delle difficoltà riesci a mascherarle. Il fatto è che noi non riusciamo a essere compatti.

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