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In conferenza stampa

Mourinho: "Non ho mai offeso Marcenaro. Rinnovo? Non ne abbiamo parlato"

Le parole del tecnico alla vigila della sfida con la Fiorentina: "Smalling non recupera, Kumbulla tornerà a breve. Gli avversari hanno una grande rosa"

Mourinho in conferenza stampa

Mourinho in conferenza stampa (GETTY IMAGES)

La Redazione
09 Dicembre 2023 - 14:01

Domani sera alle 20.45 la Roma tornerà in campo a una settimana di distanza dall'ultima volta: i giallorossi saranno infatti chiamati ad affrontare la Fiorentina allo Stadio Olimpico nella quindicesima giornata di Serie A. Il tecnico José Mourinho sta parlando in conferenza stampa alla vigilia della partita: di seguito le sue dichiarazioni.

Sono stati sei giorni utili dopo tanto tempo. Sta salendo il livello di qualche giocatore? C'è qualche recuperato?
"Abbiamo potuto lavorare bene, l'intensità è stata alta. Smalling non recupera, Kumbulla inizia ad allenarsi con noi anche se con qualche limitazione: se tutto va bene può aiutarci andando in panchina col Napoli o nella prima sfida di gennaio, sta lavorando bene. Gente come Sanches e Pellegrini si è allenata bene, è da tanto tempo che non si lavorava con tutta la squadra".

Che partita si aspetta?
"La Fiorentina ha tanta qualità e una grande rosa. Si è visto contro il Parma, hanno vinto senza tanti giocatori che invece domani giocheranno. Hanno una loro identità e giocano per i nostri stessi obiettivi, mi aspetto una partita molto difficile".

Quella di ieri è stata una giornata particolare, perché ha incontrato il procuratore federale. Che cosa si aspetta?
"Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia. Non è stato un problema per me, la mia vita qui a Roma è fatta di lavoro. Mi sono presentato spontaneamente e felice, perché Chiné mi ha dato l'opportunità, con tutta la fiducia, di dirgli quello che gli potevo dire, ovvero la verità. Non ho mai offeso l'arbitro, non ho mai messo in dubbio la sua qualità; quell'espressione, che continuo a ritenere normale dato che la uso anche nella mia vita sociale, è stata fraintesa. Nella partita l'arbitro ha dimostrato di essere bravo e io l'ho detto subito: non trovo alcun tipo di problema. Mi aspetto solo giustizia".

E sulle dichiarazioni su Berardi?
"Direi che è un problema di personalità. Perché quelli del Sassuolo non sono venuti a parlarne con me dopo la partita? Perché mi salutano con soddisfazione e poi parlano alla stampa in quel modo? Si tratta di una questione di dignità. Ho il diritto e il dovere di dire quello che ho detto, perché un allenatore che ha più di 20 anni di carriera ha il diritto e il dovere di difendere il calcio; perché ci sono cose che non dovrebbero succedere in campo e che invece succedono spesso".

Quanto le ha fatto piacere la presa di posizione di Pinto? Si tratta di un segnale per il futuro?
"Per me Tiago Pinto è la Roma: quando parla lo fa come un'individualità. Non mi aspetto il sostegno della società quando sbaglio, ma quando non sbaglio e le mie parole sono equilibrate il sostegno mi fa piacere. Mi ha dato equilibrio emotivo per la partita contro il Sassuolo".

Un chiarimento sulla vicenda di ieri: le hanno contestato anche la battuta che ha fatto riguardo Mancini?
"Penso che non posso dire ciò che è successo: siamo andati lì io, Pinto e l'avvocato Conte. Abbiamo trovato Chiné e abbiamo parlato, mi fermo qui. Non posso dire altro".

In settimana è arrivata la designazione di Roma-Fiorentina: si sente tranquillo?
"Penso che noi allenatori non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita. È una riflessione che ho fatto da solo e che ho condiviso col procuratore. Poi possiamo essere più felici o meno felici, ma prima della partita dobbiamo partire dal principio che gli arbitri vogliono fare bene e lasciarli tranquilli".

Qual è la situazione con la proprietà? Se oggi le presentassero il rinnovo, firmerebbe?
"È una domanda ipotetica, perché non è successo e non mi piace rispondere a domande ipotetiche. Non c'è un 'se'. Quel sostegno mi ha fatto piacere: io do tutto per la Roma e anche quando sbaglio, se sbaglio, mi piace la riconoscenza che faccio tutto quello che posso per aiutare la società. Oggi non è un segreto che la proprietà è qui, abbiamo parlato ma non del mio futuro e della scadenza del mio contratto".

Come stanno Pellegrini e Sanches? Quanto sarà fondamentale sfruttare questi giocatori a centrocampo?
"Abbiamo bisogno di tutti i giocatori. Io penso che se abbiamo tutti disponibili, la rosa è forte. Ci possono essere diverse soluzioni in panchina. A centrocampo le ipotesi sono tante: Bove è cresciuto e non entra per giocare 10', se manca qualcuno lì non ci sono drammi e troviamo soluzioni. Ma avere tutti disponibili è importante: domani abbiamo Paredes, Cristante, Sanches, Bove, Pellegrini e Aouar. Ci sono 6 giocatori, un numero ottimo. Renato è migliorato: controlliamo la quantità di lavoro, manca qualcosa per arrivare alla sua intensità massima. Lorenzo ha lavorato bene. Siamo a posto con quel gruppo. Ora ci sono partite importanti: a gennaio inizia la Coppa Italia, poi eventualmente ci sarà un'altra partita con la Lazio. La nostra difficoltà era e sarà la difesa: con Ndicka che parte sarà ancora più difficile".

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