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L'analisi del mercato della Roma, seconda parte: nessuno in Italia ha speso tanto

Dall'arrivo di Abraham (costato 40 milioni, il più oneroso del nostro calcio) al monte ingaggi ridotto di circa 25 milioni. Il bilancio reparto per reparto

José Mourihno e Tammy Abraham, di Mancini

José Mourihno e Tammy Abraham, di Mancini

02 Settembre 2021 - 17:34

Al termine della prima vera sessione di calciomercato con Pinto da ds giallorosso tracciamo un bilancio del lavoro della Roma, che ha speso 85 milioni (prima in Italia) ma ha tagliato il monte ingaggi di circa 25. Dopo l'analisi sui portieri, gli esterni difensivi e i mediani, concludiamo con gli altri reparti messi a disposizione di Mourinho e il dettaglio proprio del monte ingaggi. 

Esterni offensivi

Zaniolo e il rinato Carles Perez a destra. Mkhitaryan ed El Shaarawy a sinistra. In più il jolly Shomurodov. Tanta roba. Partendo, ovviamente, dal ritorno di Nicolò Zaniolo, cioè il miglior giovane del nostro calcio. Che, non crediamo di dire un'eresia, insieme ad Abraham, può essere il miglior acquisto per la prima Roma mourinhana. Dall'altra parte è rimasto Mkhitaryan (tra le cose di mercato messe a segno da Pinto c'è anche da aggiungere il nuovo contratto all'armeno), giocatore che può garantire qualità, gol, assist. E' un reparto a cui potenzialmente non manca nulla e che può garantire parecchi gol. Il voto non può che essere otto e mezzo.

Trequartista

Lorenzo Pellegrini. Il ragazzo cresciuto a Trigoria ha cominciato la stagione alla grande, iniziando a zittire i critici a prescindere. Ci siamo convinti che questo del trequartista sia il ruolo in cui Lollo può dare le maggiori garanzie che, poi, sono garanzie di grande calcio. Si dirà: ma se si ferma lui chi al suo posto? Se si vuole giocare offensivi, si sposta l'armeno al centro, se si pensa a una gara meno sfacciata, c'è sempre Cristante che dove lo metti lui sta e fa bene. Il voto non può essere inferiore a otto.

Centravanti

Non ricordiamo da quanti anni la Roma non aveva tre centravanti tre. È vero si è salutato Dzeko, cioè 119 gol, ma Abraham (costato 40 milioni, l'operazione più onerosa del nostro calcio) già ci ha fatto vedere di poter fare in fretta a farci dimenticare il bosniaco. Gli sono state sufficienti due-tre partite per entrare nel cuore della gente romanista, cosa che a nostro giudizio ha un'importanza fondamentale. Alle sue spalle, poi, c'è stata la conferma (in prestito) di Borja Mayoral e si è concretizzato l'arrivo di Shomurodov che ci ha già fatto vedere di poter essere un nove che ha una certa confidenza con la porta avversaria. È un terzetto di assoluta completezza e che a Mourinho può consentire anche le rotazioni necessarie. Il voto è un otto e mezzo pieno, convinti che nel secondo quadrimestre potrà ancora salire.

Monte ingaggi

Per chiudere, alcuni numeri. Importanti perché relativi al monte ingaggi. Alla fine della fiera, pur comprendendo lo stipendio di Mourinho e ricordando che la Roma potrà sfruttare il decreto crescita per lo Special One, Viña, Smalling, Rui Patricio, Abraham, Mkhitaryan, Reynolds e Borja Maioral, il monte ingaggi è stato ridimensionato di oltre venticinque milioni. È un successo pure questo.

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