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Alberto De Rossi: "La Primavera deve essere la seconda squadra della Roma"

Lo storico tecnico del settore giovanile al primo giorno di ritiro: "C'è tanta voglia di ricominciare, un orgoglio vedere Riccardi allenarsi con i grandi"

La Redazione
16 Luglio 2018 - 11:20

Alberto De Rossi, tecnico della Primavera giallorossa,  ha parlato ai microfoni di Roma Tv in vista dell'inizio della nuova stagione con la squadra che si è radunata oggi a Trigoria per il primo giorno di ritiro. Ecco le sue dichiarazioni:

Inizia un nuovo anno…
Non vediamo l'ora di ricominciare, questo è il nostro lavoro, ma non è un lavoro vero e proprio. Dopo venti giorni bisogna ricominciare. E' un grande piacere lavorare qui nella Roma, dove c'è tanto materiale e organizzazione, mi ritengo fortunato.

Gli obbiettivi di questa stagione?
Il principale lo posso sintetizzare: quando abbiamo cominciato stamattina la stagione il mister Di Francesco ha dato il benvenuto ai ragazzi e ha dato le linee guida che questa squadra deve perseguire tenacemente, deve essere la seconda squadra della prima squadra. L'obiettivo primario è portare giocatori in prima squadra. E' un obiettivo difficile ma ci siamo riusciti.

Gli stimoli personali?
La voglia di fare questo lavoro con tanti giovani all'aria aperta, non ha eguali. Mi guardo intorno e penso questo. Gli stimoli vengono dalla categoria, dai continui cambiamenti. Puoi cambiare anche 20 giocatori. C'è tanta curiosità di vedere i ragazzi nuovi, poi c'è l'aspetto tattico.

Questo gruppo è cambiato molto...
Sì, molto, hanno appena vinto il campionato italiano questi allievi nazionali. E' da anni che si parla di questo gruppo di 2001, ne avevamo già 4 di giocatori. La soddisfazione enorme è vedere un ragazzo che si approccia in prima squadra. Siamo molto soddisfatti di Riccardi.

Come cambia l'approccio dei ragazzi in questo salto alla Primavera?
Da adesso in poi cambia tutto, cambiano le strategie di chi vi gira intorno, diventa a tutti gli effetti un posto di lavoro. Si cerca anche la cosa più piccola, il particolare più capillare, per arrivare dove è difficile arrivare. Loro hanno già meritato di arrivare fino a qui, Noi possiamo aiutarli ogni ora del giorno, ma sta a loro con le prestazioni. Basti vedere Antonucci e Riccardi.

Che cosa ha raccontato la stagione passata?
E' qualche anno che faccio questo lavoro, tanti anni a livello Primavera. Abbiamo vinto insieme tante cose e tanti giocatori sono andati in prima squadra. L'anno scorso, dove non abbiamo vinto nulla, è stata una delle più soddisfacenti per me. Siamo partiti un po' così, c'era da amalgamare un po' il tutto. Abbiamo incontrato grande difficoltà con lo staff, ma per me è stato il lavoro migliore da quando alleno. La ciliegina è stata la convocazione di Riccardi con la prima squadra per il ritiro, che chiude il cerchio.

Oggi come avete cominciato?
Sono entrato alle 7.15, anche se avevamo già organizzato tutto. Il primo giorno è molto impegnativo e faticoso, qualche difficoltà si crea anche non volendo, i ragazzi hanno preso il materiale e hanno fatto pesa e altezza. E' venuto il mister, poi Massara e Tarantino. Io ho detto tre cose, perché i ragazzi poi iniziano a non avere grande attenzione. Tre cose a livello comportamentale. A inizio stagione è fondamentale prendere peso e altezza, poi facciamo i paragoni.

Che cosa vi aspetta in questo ritiro?
Questa settimana di lavoro è in preparazione della successiva. Andremo dal 22 luglio al 2 agosto a Borgo Valsugana. Faremo sempre due sedute al giorno, ci sono già tre amichevoli organizzate. E' un posto dove c'è tantissimo e tutto quello che noi cerchiamo. L'ostello è attaccato al campo, ha piscina, palestra e ruscello. Per noi è perfetto, è il massimo, sono quattro anni che andiamo. Ci troviamo benissimo per strutture, ubicazione e gentilezza del signor Michele, che ci fa trovare tutto. E' importante stare insieme e conoscerci.

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