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Roma, un'estate bollente: ecco il nuovo calendario

I giallorossi dovrebbero scendere in campo il 24 giugno. Tour de force fino alla doppia trasferta torinese. Pochi i precedenti a luglio in Serie A

30 Maggio 2020 - 13:39

Ci siamo. Al netto di anticipi e posticipi, la Roma conosce le date di massima del tour de force al quale dovrà sottoporsi fra la fine di giugno e l'inizio di agosto. Si comincia in casa (sempre che senza tifosi la distinzione abbia ancora un senso) contro la Sampdoria di Ranieri, presumibilmente mercoledì 24 giugno. A 115 giorni di distanza dall'ultima partita giocata, lo scorso 1° marzo a Cagliari. Ed è curioso che proprio l'avversaria contro la quale all'andata è stata vissuta la massima emergenza infortuni - aggravata dai ko durante la gara di Cristante e Kalinic - possa essere al ritorno quella affrontata con la rosa al completo o quasi (scongiuri autorizzati). Al momento si allenano a parte Pau, Perotti e Zaniolo: l'unico che sicuramente non ci sarà è l'ex interista, ormai guarito ma in campo non prima di un mese.

Il primo turno che si svolgerà nel fine-settimana sarà quello successivo, il 28° di Serie A per il calendario, in casa del Milan. E se tutto filasse liscio, le dieci giornate finali proseguirebbero senza sosta fra infrasettimanali e weekend per tutto luglio, sconfinando fino alla prima domenica di agosto, quando nei programmi è prevista la fine del torneo. A partire dal 1° luglio, la Roma se la vedrà in sequenza contro Udinese all'Olimpico, Napoli al San Paolo, Parma in casa, Brescia in trasferta prima del doppio turno consecutivo nella Capitale contro Verona e Inter. Poi la notte degli abituali festeggiamenti per il 22 luglio avrà una coda agonistica sul campo della Spal. Per finire con l'ultima dell'annata a Roma contro la Fiorentina, prima dell'inedita doppia trasferta consecutiva torinese (che farà chiudere la stagione contro la Juventus) stabilita nella scorsa estate, quando si immaginava che l'Olimpico avrebbe ospitato la gara inaugurale degli Europei, posticipati invece dal 2021. Sembra una vita fa, agli albori della pandemia.

Risalgono invece a molte vite fa i precedenti della Roma in campionato a estate così inoltrata. Per trovare il più recente bisogna risalire alla stagione 1988-89 (cominciata a ottobre dopo le Olimpiadi di Seul), quando l'ultima giornata con l'Atalanta si disputa il 25 giugno (in casa), prima della coda-spareggio per un posto in Coppa Uefa, il 30 in gara unica a Perugia contro la Fiorentina. Perfino la sublime stagione 2000-01 marchiata col trionfo e finita molto più tardi rispetto alle abitudini della A, consuma la sua giornata di grazia il 17 giugno, che quest'anno dovrebbe coincidere con la settimana precedente la ripresa e limitarsi a fungere da data utile per la Coppa Italia. Nel torneo che assegna la coccarda tricolore, la Roma vanta diversi precedenti a giugno inoltrato, spesso sinonimo di conquista del trofeo: cinque delle nove vittorie (1969, 1981, 1984, 1986, 1991) arrivano nel mese che apre l'estate, ma soltanto due dopo il 24 (il 29 giugno a Foggia nel '69, il 26 in casa col Verona nell'84). La Coppa Coni, antenata dell'attuale, nel 1928 svolge il ritorno del suo lunghissimo calendario in piena estate, dopo il torneo olimpico di calcio, chiudendo addirittura il 29 luglio con lo spareggio di Firenze fra Roma e Modena, dove i giallorossi si aggiudicano il primo titolo ad appena un anno dalla fondazione.

Le partite ufficiali disputate dalla squadra della Capitale nel mese dedicato a Giulio Cesare sono rarissime nel novantennio successivo. Se non ai primordi. Nel primo campionato a girone unico (1929-30) le ultime due giornate si giocano il 29 giugno a Bologna e il 6 luglio a Campo Testaccio, dove un malcapitato Padova è travolto 8-0 da Volk e compagni. Nel resto degli Anni 30, l'estate viene dedicata essenzialmente alla Coppa dell'Europa Centrale, con l'eccezione di due gare di campionato, entrambe in trasferta, con Brescia (28 giugno '31) e Pro Vercelli (25 giugno '33). Per ritrovare il campionato in piena estate, bisogna fare riferimento all'immediato periodo post-bellico. Nel 1946 nel girone finale la Roma affronta il 23 giugno il Livorno, il 30 il Milan, e nelle quattro domeniche di luglio fra il 7 il 28, se la vede con Juventus, Napoli, Bari e Inter. L'anno successivo ha ancora una coda estiva: Vicenza e Alessandria le ultime avversarie, rispettivamente il 29 giugno e il 6 luglio. Nel 47-48 conta addirittura 42 giornate ed è inevitabile l'appendice (il 27 giugno contro la Salernitana, il 4 luglio col Modena). Ma è l'ultima volta che la A sconfina nella stagione balneare. Da allora saranno Mitropa, Coppa delle Alpi, Coppa anglo-italiana (con l'apice della vittoria in finale sul Blackpool il 24 giugno 1972) e Coppa Italia le sole incursioni romaniste nel periodo. E poi il 2009, quando il turno preliminare di Europa League contro il Gent del 30 luglio rappresenta l'ultimo episodio. Almeno fino al calcio ai tempi del Covid.

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C'è la versione che il calcio dà di sé di fronte al Ministro quando si tratta di prendere le decisioni, e poi ci sono le riunione interne, dove a porte chiuse ci si lascia andare alle più bieche speculazioni dettate dagli interessi personali. Così ieri, al riparo della formalità di un Consiglio e di un'Assemblea in videoconferenza, la Lega è tornata a mostrare la sua faccia peggiore: liti, minacce, toni alterati, ognuno a tirare l'acqua al proprio mulino, finché non si è dovuti arrivare ad una sintesi almeno su date e orari della ripartenza. La questione più calda è stata quella della Coppa Italia che i federali di fronte al Governo s'erano impegnati a smaltire prima del riavvio della A, per garantire un nuovo approccio degli spettatori al calcio il più ampio possibile (la Coppa Italia è un prodotto televisivo Rai, quindi andrà in chiaro). Dopo le vibranti proteste di Juventus, Inter e Milan (con minacce più o meno esplicite di far giocare le squadre primavera) e la richiesta di posticipare almeno la finale, alla fine si è convenuto di farsi carico della proposta di anticipare a sabato 12 Juventus-Milan e a domenica 13 Napoli-Inter (ma bisognerà inserirlo nel decreto), per poi ripartire con la Serie A completando i recuperi della 25a. Era stato poi proposto di anticipare significativamente a sabato 19 Atalanta-Sassuolo a Bergamo, una delle città più colpite dal virus. Di fronte ai bergamaschi, gli emiliani di De Zerbi che furono in campo l'ultimo giorno in cui si è giocata la serie A, il 9 marzo. Nell'imminenza della chiusura, Caputo dopo il gol festeggiò mostrando un cartello: "Andrà tutto bene". Buona idea, ma bocciata, i 4 recuperi si disputeranno il 20 e il 21. La decisione su questo e sul resto del calendario lunedì. Di sicuro gli slot orari saranno tre (17,15/19,30/21,45) e le gare di ogni turno di campionato si giocheranno su più giorni. ••• ???? @danielelomonaco #IlRomanista, gratis fino al 3 giugno ••• #Roma #ASRoma #SerieA

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