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Controvento

Invertiamo la rotta, tracciamo la lotta

Abbandona quell’aria impaurita e confusa che ha scandito un inverno glaciale per la classifica. Torna all’autunno caldo, che ha inorgoglito per la voglia di affrontare ogni difficoltà

, di Mancini

, di Mancini

11 Febbraio 2020 - 08:30

Dirotta su Lupa. Fallo subito, sabato. Abbandona quell'aria impaurita e confusa che ha scandito un inverno poco rigido ma glaciale per la classifica. Che avrebbe raffreddato tutti gli animi, se non si trattasse di quelli romanisti, che il fuoco della passione ce l'hanno dentro sempre. E comunque. Torna all'autunno caldo, quello che ha inorgoglito per la voglia e la forza di affrontare ogni difficoltà lanciando il cuore ben oltre ogni ostacolo. Inverti la rotta.

In tutti i sensi. Anche di squadra sfilacciata, imprecisa, nervosa, turbata, in balia degli eventi. Ridiventa gruppo coeso, determinato, solido, resistente, a tratti travolgente. Quello che pure vittima di clamorose sviste arbitrali o di serie infinite di infortuni, ha vinto di tigna a Bologna, Lecce, Udine. E ancora a Verona, Firenze, con Napoli, Milan, incantando anche.

E allora traccia la nuova lotta, cara Roma. Sai già come si fa. Non c'è occasione migliore che quella fornita dal calendario per riprendere a combattere. Di fronte l'Atalanta delle meraviglie, la squadra magnificata da tutti per il gioco spettacolare e i gol a grappoli, l'avversario che in questo momento chiunque vorrebbe evitare. Non è un'iperbole sostenere che nella sfida fondamentale per la lotta Champions, nello scontro diretto proprio con chi precede in classifica, risiede la possibilità di rinascere davvero. Fare risultato in casa dei nerazzurri oggi, nonostante gli strascichi di questo terribile gennaio, rappresenterebbe una piccola impresa, oltre che una grande boccata d'ossigeno.

Ridarebbe fiato anche a un ambiente occluso dall'ennesima sbandata inattesa, molto più lunga di quanto fosse lecito aspettarsi. Soprattutto in questa stagione, contrassegnata per mesi da una grinta con pochi precedenti recenti. La volontà di dare battaglia senza cercare alibi di sorta è quella che porta a stringersi nelle difficoltà. Anche con chi sta sugli spalti, che in fondo non chiede altro. È tardino, non tardissimo, per evitare di sfilarsi dalla contesa. C'è un'Europa League tutta da disputare e una classifica ancora aperta. A patto di lottare. Forte. Da subito. Da sabato.

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