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il derby

Roma-Lazio: in 60.000 all'Olimpico. Coreografia in Curva Sud

Due terzi dello stadio sarà di fede romanista. Nel settore più caldo pronto un altro grande spettacolo. Venduti oltre 36mila tagliandi in totale

Una delle più belle coreografie di sempre sfoderate dalla Sud: «Il mio nome è il simbolo della tue eterna sconfitta»

Una delle più belle coreografie di sempre sfoderate dalla Sud: «Il mio nome è il simbolo della tue eterna sconfitta»

26 Gennaio 2020 - 10:19

Chi pensa che basti un passo falso (o due, o tre) per fermare la voglia di Roma, non conosce i tifosi giallorossi. Un assaggio è arrivato ieri, quando i gruppi della Sud - tutt'altro che remissivi dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia - hanno riempito Trigoria di amore e passione: in millecinquecento hanno caricato la squadra alla vigilia.

Oggi però saranno infinitamente di più: ai circa ventiduemila abbonati, si sono aggiunti oltre 36mila tagliandi staccati (anche se la metà riguardano i settori occupati dagli avversari), per un totale di sessantamila spettatori circa. Colpo d'occhio notevole, simile a quello già visto qualche settimana fa nella sfida di campionato contro la Juventus, quando il fatidico tetto è stato sforato (60.513). Almeno quarantamila dunque i romanisti che faranno ardere di passione l'Olimpico, nel match più sentito in assoluto.

Sarà come sempre il pubblico che gremisce la Curva il grande protagonista sugli spalti. Non solo per il consueto sostegno vocale (che ieri ha fatto emozionare anche il tecnico Fonseca, con tanto di post di ringraziamento sui social), quanto per lo spettacolo che ancora una volta sarà offerto a tutti i presenti nell'impianto del Foro Italico. La Sud ha preparato una coreografia che è ovviamente top secret, e da quanto trapela anche i dirimpettai hanno organizzato qualcosa che coinvolgerà tutto il settore Nord. Sfida a colpi di colori quindi, con quelli della Capitale predominanti.
Nessuna sconfitta ferma la voglia di stare vicino a una squadra che pur con qualche sporadico calo, ha (ri)conquistato anche quei tifosi che apparivano più tiepidi a inizio stagione. Non a caso l'allenatore portoghese continua a essere fra i più acclamati e questa rinnovata empatia fra pubblico e protagonisti del campo non può che essere un bene per la Roma.

Lo ammettono i giocatori in ogni occasione, anche (e soprattutto) quelle non richieste, quando sui propri profili rendono omaggio a chi li sostiene senza tregua in tutti gli stadi e con qualsiasi clima. E questa volta in palio ci sono più di tre punti: c'è una classifica da risalire, un primato cittadino da riaffermare, e - perché no - uno sgambetto da assestare all'avversario di sempre, che sembra lanciatissimo in campionato e pieno di sé come poche altre volte in passato. Va riaffermata invece una storia che va nella direzione opposta. Nessuno può farlo meglio di quella Curva che più di una volta ha sbattuto la dura realtà in faccia ai rivali. E a quel punto la squadra non deve fare altro che seguirla: con tanta passione accanto non dovrebbe essere difficile.

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